Corte dei Conti, Nino Sangerardi: “Referto sul bilancio 2019 di Poste Italiane spa”. Di seguito la nota integrale.
“Poste Italiane spa chiude il bilancio con utile netto di 661 mln euro superiore di 77 mln rispetto al 2018, alla cui realizzazione ha contribuito l’utile di Patrimonio Banco Posta”. E’ quanto si legge nella relazione,elaborata dai Magistrati della Sezione Corte dei Conti controllo sugli Enti, con oggetto l’esercizio finanziario anno 2019.
I ricavi totali attestati a 9.403 milioni in crescita a fronte del 2018 : 9.289 mln.Al netto delle contribuzioni statali(321 mln euro) i Servizi Postali hanno ottenuto profitti in linea con il 2018 per effetto combinato del declino della domanda per la distribuzione degli impieghi tradizionali e dell’incremento del settore pacchi trainato dall’e-commerce.
Il valore degli investimenti nel comparto industriale è pari a 643 mln, aumentati del 40% tenuto conto dell’anno precedente. A questi si aggiungono le somme relative ai versamenti in favore di SDA Express Courier spa per 25 mln euro e Fisia Investimenti per 15 mln.
Nella branca logistica “ rilevano le perdite di SDA che hanno reso necessario l’esborso di 25 mln euro a copertura delle perdite a tutto il 30.09.2019 e la riduzione di capitale sociale per 5 mln.Il valore della partecipazione è stato ridotto di 32 mln euro”.
Axionsiti di Poste Italiane sono per il 29,26% dal Ministero dell’Economia e Finanza,35% in capo a Cassa Depositi e Prestiti,35% flottante e 0,40% di proprie quote.
Nove i membri del Consiglio di amministrazione,cinque i Comitati : controllo e rischi,nomine e corporate governance,parti correlate e soggetti collegati,sostenibilità. Quindi il Collegio sindacale ,l’amministratore delegato e l’organismo di Vigilanza.
Per quanto riguarda i compensi si ha 60 mila euro più emolumento aggiuntivo di 420 mila euro lordi annui per il presidente del Consiglio di amministrazione e 40 mila euro lordi annui a ciascuno dei componenti ; all’amministratore delegato spettano 490.000,00 euro lordi annui e 765.000,00 di retribuzione fissa annua come direttore generale : trattamento complessivo annuo euro 1.255.000,00.
L’Autorità garante per comunicazione e mercato a fine settembre 2020 ha comminato a Poste Italiane una multa di 5 mln euro.Motivo? Una pratica commerciale ritenuta in violazione del Codice del consumo nell’ambito del servizio recapito delle raccomandate.
“La tendenza—scrive la Corte dei Conti—è di un peggioramento del tasso di reclamo della corrispondenza,in particolare di quella indescritta, in buona parte riferita a “servizi di recapito”(mancato recapito,ritardo alla consegna,mancato espletamento servizio,manomissione o danneggiamento).Tale tendenza era rilevata già a fine 2018. La Società riferisce che sono in corso analisi per approfondire i motivi di tale disfunzione”.
In merito alla modalità di gestione dei reclami i tempi lunghi di risposta al cliente sono al di sotto della soglia dei 45 giorni previsti dal Garante.
Nel 2019 Poste Italiane ha ricevuto 125 mila reclami,in aumento del 33% stante il 2018, di cui 43 mila di competenza Banco Posta e 82 mila Poste Pay.
All’Arbitro bancario finanziario sono stati inviati 3.211 ricorsi con oggetto Banco Posta e sopratutto istanze di rimborso dei Buoni fruttiferi postali.
Il personale consta di 125.894 unità : quelli a tempo indeterminato hanno un costo annuale di 5.370,3 mln euro,quelli a tempo determinato 256 mln, i dirigenti 174 mln.
Gli uffici postali in numero di 12.809,la compagine dei portalettere 26.673 operatori che con maestranze a termine arriva a 30 mila.
Con emergenza pandemia da Covid 19 Poste Italiane ha tempestivamente avviato il lavoro agile(smart working) interessando oltre 16 mila dipendenti e mantenendo così aperte la quasi totalità delle postazioni.
Prosegue la crescita del fenomeno delle assenze da lavoro per motivi di salute che ha coinvolto 68.443 persone : 55.733 nel 2018.
Tra i contenziosi quello del trasferimento “fraudolento di 13,1 mln euro” eseguito da un conto corrente intestato al Ministero dell’Istruzione a vantaggio di un altro conto riferibile a Cafè Selmi srl.Somma trasferita su un conto di Egyptian for investment e tourism acceso presso National Bank of Egypt e immediatamente sbloccato a seguito intervento di Ministero Istruzione,Poste Italiane e organi di Polizia.
Poste Italiane spa,senza alcun riconoscimento di responsabilità, ha ripristinato la disponibilità del conto in favore del Ministero dell’Istruzione.A propria tutela ha attivato diverse azioni ottenendo la sentenza della Corte di Cassazione che ha dichiarato l’obbligo di National Bank of Egypt alla restituzione dell’importo di 13,1 mln a Ministero dell’Istruzione e pertanto a Poste Italiane.
Riconducibili al Gruppo Poste ci sono, tra le altre, le seguenti società: Postel spa, Address software srl, Kipoint srl, Consorzio Logistica Pacchi, Indabox srl, Poste Vita spa, Poste Assicura spa, Poste Insurance Broker spa, Poste Motori spa.