Corte dei Conti, Sangerardi: “Referto sul bilancio dell’Automobile Club Italia”. Di seguito la nota integrale.
“Questa Corte, pur confermando una positiva valutazione delle iniziative assunte dalla Federazione e dagli stessi Automobile Club nel corso degli ultimi mesi per giungere a un’organizzazione più efficiente, ribadisce la necessità di una costante attenzione affinché l’implementazione delle misure di controllo della gestione complessiva si rafforzi ulteriormente soprattutto nel perseguire il fine di un completo riequilibrio delle gestioni locali soggette ad andamenti altalenanti”.
E’ quanto si legge nel rapporto dei Magistrati contabili, presidente Enrica Laterza e relatore Luigi Impeciati,con oggetto il bilancio finanziario anno 2017 dell’Automobile Club d’Italia. Quest’ultimo,ente pubblico associativo nato nel 1975, svolge funzioni di coordinamento e direzione dei 106 Automobile Club provinciali e locali che sul territorio praticano funzioni e servizi inerenti l’automobilismo.
Con decreto Legge del 2017 si prescrive che la documentazione riguardante ogni veicolo,a decorrere dal 1° luglio 2018, avrebbe dovuto confluire in un incarto unico contenente i dati di circolazione e proprietà.
La Legge statale di Bilancio 2019 proroga al 1° gennaio 2020 l’entrata in vigore del “ documento unico del veicolo” ma per la realizzazione di tale progetto mancano ad oggi “le procedure in materia amministrativa non ancora concretizzati”.
Il Ministero vigilante il 20 settembre 2019 chiede all’ACI di conformarsi al tetto delle retribuzioni e dei compensi per i dirigenti di 240.000 euro. I vertici di ACI in merito a tale richiesta presentano ricorso al Tribunale amministrativo regionale.
La struttura gestionale dell’ACI è formata dall’Assemblea che conta 126 membri (tra cui presidente e rappresentanti Ministeri Interno,Economia, Difesa, Trasporti e di 4 Regioni, Anas,etc.),il Consiglio Generale con 42 componenti,il Comitato esecutivo 10 persone, il Consiglio sportivo nazionale con 33 facenti parte e 9 elementi per la Giunta sportiva.
L’emolumento annuale lordo per il presidente ACI è 239.492 euro,vicepresidente con funzioni vicarie 86.217,vicepresidenti senza funzioni vicarie 67.057.A ciascun componente del Consiglio Generale tocca un’indennità di carica di 966 euro, a quelli del Comitato esecutivo euro 1.450.
Ammontano a 2740 le unità lavorative distribuite così : 675 Area B,18 Area A,1971 Area C,dodici professionisti,51 dirigenti seconda fascia,11 dirigenti prima fascia. Il costo registra un aumento del 3,4% : da 140.282.098 euro del 2016 a 145.054.126 del 2017.
“Le tre gestioni, di cui si compone il conto economico dell’ ACI—scrive la Corte– denunciano risultati molto diversi tra loro,con accentuazione degli squilibri già emersi e rilevati nel precedente referto. Nel complesso si attenua il tasso negativo del risultato operativo lordo della gestione istituzionale : meno 50,29 milioni di euro”.
Quanto alla situazione patrimoniale degli Automobile Club provinciali e locali si riscontra che i debiti sono aumentati di 3,89 milioni euro,passando da 209,74 milioni a 213,64. Le criticità più evidenti si rilevano a Lecco(meno 5,85 milioni) e Palermo(meno 5,39 milioni).Quelli di Ponente Ligure,Ancona,Trapani,Verona e Salerno comunicano deficit patrimoniali tra i 2 milioni e 4 milioni di euro.
Nell’anno 2017 si sono colti segnali di miglioramento per la maggior parte degli Enti dal momento che 12 su 101 hanno avuto un peggioramento del patrimonio netto. Tra i 45 organismi con un patrimonio netto negativo 8 presentano deficit inferiori a 100 mila euro(Acireale,Forlì,Bologna,Massa Carrara,Grosseto,Matera,Terni,La Spezia),per altri 8 l’insufficienza si pone tra 100 e 500 mila euro,per 29 invece sopra i 500 mila euro.
Il bilancio consolidato che nel 2016 aveva esposto un utile di 55,28 milioni di euro nel 2017 ottiene un valore positivo per 66 milioni influenzato prevalentemente dai risultati della gestione operativa dell’ACI.
Il patrimonio consolidato (ACI più Aci provinciali e locali) nel 2016 pari a 230,2 milioni è aumentato nel 2017 a 308,5 milioni di euro.
Non poche le società controllate dall’ACI. Ecco : Aci Informatica spa, Aci Protei spa,Aci Sport,Aci Vallelunga spa,Ventura spa,Sara Assicurazioni spa, Fondazione Caracciolo,Aci Infomobility spa,Sias spa,Agenzia Radio Traffic,Sara Vita spa,Pronto Strade srl,Targa Sys srl.
Il valore delle partecipazioni è di 167.705.063 euro.
A fine anno 2017 ACI conta 968.244 soci e 27,63 milioni di euro da ricavi per quote sociali.
Il numero di riscossioni della tassa automobilistica attraverso il sistema Marcopolo spa è stato di 24.556.301(23.403.242 nel 2016) con un incremento di 1.153.059 euro per un valore di tributi incassati per conto delle Regioni di poco meno di quattro miliardi di euro.
Durante il 2017 è stato affidato all’ACI,da undici Amministrazioni pubbliche, l’intero ciclo di vita delle tasse automobilistiche : Lombardia,Umbria, Emilia Romagna,Abruzzo,Lazio,Puglia, Basilicata,Campania,Toscana,Provincia Autonoma di Trento,Provincia Autonoma di Bolzano.