“Nelle carceri lucane servono immediatamente non meno di 35 agenti, una ventina a Potenza e gli altri nelle strutture di Matera e Melfi: è quanto ha dichiarato questa mattina il segretario generale del Sindacato Polizia Penitenziaria, Aldo Di Giacomo, durante un sit-in davanti all’istituto di pena di Potenza in occasione di una tappa del tour nazionale che ha già toccato 38 carceri.
La situazione in Basilicata è “sicuramente meno allarmante di altre regioni”, ma non per questo, ha chiarito, “non bisogna intervenire”.
Attualmente in regione sono detenute 412 persone, a fronte di 408 agenti di polizia penitenziaria in servizio, ma “il dato più preoccupante è relativo alla carenze di medici di base e di specialisti”, ha aggiunto.
Il sovraffollamento determina “una situazione di sofferenza per gli agenti, sottoposti a turni di lavoro più lunghi del consentito”, ha spiegato Di Giacomo, aggiungendo che “a Matera e a Melfi siamo al limite, mentre a Potenza non sussiste emergenza solo perché l’istituto è per metà chiuso per i lavori di manutenzione, ma alla fine dell’anno le difficoltà si riproporranno, per cui lanciamo l’allarme con congruo anticipo”.
Infine, per Di Giacomo sono tre i punti in agenda da proporre ai leader politici candidati alle prossime elezioni: “La costruzione di nuove strutture, un regime di carcerazione per malati psichiatrici, tossicodipendenti e alcoldipendenti che ad oggi nel numero di 17 mila affollano inutilmente le carceri italiane, e la rivisitazione del reato di tortura, che prevede la sospensione dal servizio a carico degli agenti”, ha concluso il sindacalista. (ANSA).