Vito Messina (Unione Sindacati Polizia Penitenzairia) informa in una nota che nel tardi pomeriggio di venerdì 6 maggio nella struttura Penitenziaria per minori di Potenza si è registrata una vile aggressione al personale operante, durante le attività sportive esterne alla struttura. Grazie all’elevata professionalità del personale mostrata sul campo e con il supporto logistico della struttura Penitenziaria di Via appia, 175 si è evitato che i malintenzionati mettessero a segno l’evasione, la vera finalità dei disordini.
“Al personale – conclude Messina – va il nostro plauso e vicinanza”.
Carcere, Tancredi (Ugl):”Intollerabile ennesima aggressione”.
“Un nuovo atto, questo, il quarto in pochi mesi, che rende evidente i tanti, troppi problemi che sono presenti nel penitenziario potentino, con un organico sempre più risicato e una popolazione carceraria sempre più numerosa, cosa che poi, a ben guardare, è noto da qualche tempo a tutti, e che si ripete anche negli altri istituti di pena della regione”.
Lo dichiara il segretario generale dell’Ugl Basilicata Giovanni Tancredi per il quale, “Questa volta lo scenario è l’Istituto penitenziario per minori di Potenza dove durante lo svolgimento di attività sportiva nel campo interno al carcere, tre detenuti hanno cercato di evadere, aggredendo gli agenti presenti”. “Gli agenti, nonostante feriti, hanno avuto professionalità e bravura nel fermare i tre giovani ed a questi lavoratori, l’Ugl augura una Pronta guarigione. Sono queste le conseguenze dei continui tagli dello Stato al sistema carcerario, ormai al collasso, con sempre meno risorse umane ed economiche ed una popolazione carceraria crescente, anche in violenza come dimostrano questi fatti, che approfitta di questa situazione e mette in campo nuove e vili aggressioni verso i baschi azzurri, costretti a lavorare in condizioni pericolose e con turni massacranti, come confermato dall’ultimo fatto di Potenza. Il sistema carceri italiano, rimane grave e sono tempi difficili, si lavora in condizioni di estrema insicurezza, quindi si determina una condizione evidente di stress di tutto il personale di Polizia Penitenziaria che lavora nelle strutture Penitenziarie. Il sistema è al collasso – prosegue Tancredi – mentre le Autorità dell’Amministrazione Penitenziaria continuano a sottrarre le necessarie risorse umane ed economiche, i detenuti ne approfittano dell’attuale ‘debolezza’ di uno Stato che non pensa a garantire maggiore sicurezza al proprio popolo; la Polizia Penitenziaria è rimasta sola a gestire un sistema carcerario eccessivamente garantista, subendo ogni tipo di violenza fisica e psicologica. L’Ugl sensibilizzerà tutte le Istituzioni affinché episodi come quest’ultimo non abbiano a ripetersi e a rinnovarsi in tutta la loro assurda tragicità. Tutte le strutture lucane devono essere potenziate spendendo risorse economiche e garantendo un supporto efficace lavorando per la sicurezza. Se tali episodi avvengano anche negli istituti minorili, siamo messi male, serve particolare attenzione soprattutto in queste situazioni. La Basilicata – termina il segretario generale Ugl, Tancredi -, deve essere considerata dal Governo: ha bisogno che in tali strutture ci sia un adeguato numero di uomini e di mezzi se non si vogliono veder ripetersi atti di violenza verso i poliziotti penitenziari, colpevoli solo di fare il loro lavoro anche se in condizioni precarie, come visto, impedendo ed evitando che un giorno possa ‘scapparci il morto’ “.
Aggressione contro gli agenti di polizia penitenziaria all’Istituto minorile di Potenza, cosa aspetta il Governo a implementare il comparto?
Gli istituti di pena e le criticità connesse tornano alla ribalta della cronaca lucana con un ennesimo episodio di tentata evasione ed aggressione ad agenti di polizia penitenziaria.
Questa volta lo scenario è l’Istituto penitenziario per minori di Potenza. Durante lo svolgimento di attività sportiva nel campo interno al carcere, tre detenuti hanno cercato di evadere, aggredendo gli agenti presenti. I tre giovani sono stati fermati anche grazie all’intervento di altro personale accorso dalla vicina casa circondariale e, gli agenti aggrediti, sono stati prontamente soccorsi.
Ancora una volta, dunque, si ripropongono prepotentemente l’emergenza carceraria e le condizioni precarie in cui gli agenti prestano la loro attività all’interno degli istituti di pena. Ad oggi pagano un prezzo troppo alto dovuto al sovraffollamento ed all’indebolimento del dipartimento che necessita, con carattere di urgenza ed indifferibilità, di una sostanziale revisione ed un significativo rafforzamento.
Il Dipartimento Giustizia FdI-AN Basilicata, nell’esprimere solidarietà agli agenti aggrediti, lancia un ennesimo grido di allarme affinché episodi come quest’ultimo non abbiano a ripetersi e a rinnovarsi in tutta la loro assurda tragicità.
L’intero sistema carcerario va seriamente e meticolosamente potenziato mediante finanziamenti ed interventi idonei a garantire un supporto tanto efficace quanto sicuro. Il dato che sconcerta maggiormente è che episodi simili avvengano negli istituti minorili, laddove la sorveglianza e le misure preventive dovrebbero essere dotate di una diversa e maggiore ristrutturazione, attesa la particolare importanza dei soggetti ivi ristretti.
Insomma il Governo continua a non affrontare degnamente il problema. L’intero sistema andrebbe potenziato altresì da un servizio medico di supporto psicologico ai detenuti minorenni, già duramente provati dallo strazio della detenzione e del processo penale. Tanto affinché sia recuperata la funzione rieducativa della pena, anche e soprattutto ai fini di un efficace reinserimento nella realtà socio-lavorativa, spesso sorda alle istanze ed aspettative dei giovani vessati e penalizzati da strade malamente intraprese e percorse.
Marinica Cimadomo, Responsabile Dipartimento Giustizia Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale Basilicata