La Polizia di Stato, nelle scorse ore ha sottoposto a fermo di indiziato di delitto, convalidato dall’Autorità Giudiziaria, un cittadino romeno ventottenne per induzione, sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, estorsione, violenza privata, lesioni personali dolose, intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro.
L’attività d’indagine è stata condotta dalla Squadra Mobile e dalla Squadra Volante a seguito della denuncia di una donna, anche lei romena e coetanea dell’arrestato, la quale dopo l’ennesima aggressione con calci e pugni subìta dall’uomo, è riuscita a divincolarsi vagando a piedi per le vie del centro di Matera dove ha incontrato poco dopo una Volante alla quale ha chiesto aiuto.
Subito è stata accompagnata negli uffici della Squadra Mobile materana ed in presenza di una interprete ha raccontato agli agenti le violenze, i soprusi e le aggressioni cui ha dovuto sottostare negli ultimi quindici giorni, cioè da quando ha fatto ingresso in Italia proveniente dalla Francia.
Proprio in Francia ha conosciuto il connazionale che le ha prospettato di venire insieme in Italia, in un paese dell’entroterra materano, dove si poteva lavorare e guadagnare nella raccolta di pomodori ed ortaggi vari, aggiungendo che in questa località era già presente la madre di lui impegnata nella stessa attività.
Giunta in Italia, invece, la donna oltre a lavorare nei campi per più di otto ore al giorno senza percepire nulla, è stata anche costretta con minacce e violenze fisiche a prostituirsi e ad avere rapporti sessuali con due conoscenti dell’aguzzino che ha intascato la somma di Euro 300,00 per le prestazioni.
Ribellatasi a tale stato di soggezione, la giovane ha contattato un amico residente in Francia implorandolo di inviarle trecento euro per tornare in Romania dove aveva lasciato due bambini avuti da un precedente matrimonio, accordandosi di farlo tramite un circuito internazionale di servizi finanziari.
L’uomo, però, avendo intuito che si sarebbe recata a Matera per prelevare il denaro, insieme alla propria madre, denunciata per gli stessi reati, l’ha accompagnata costringendola con calci e pugni a consegnargli l’intera somma.
Tale comportamento violento e aggressivo si è ripetuto proprio nel tardo pomeriggio di qualche giorno fa quando i tre sono tornati nuovamente a Matera per riscuotere altro denaro fatto pervenire alla ragazza da un altro amico; questa volta, però, è riuscita a divincolarsi e rivolgersi alla Polizia.
Lo stato di prostrazione morale e fisica della vittima e i dolori lancinanti accusati alle braccia ed all’addome a seguito dell’aggressione da parte dell’uomo, hanno determinato anche l’intervento dei sanitari che oltre a numerosi lividi in varie parti del corpo, le hanno anche diagnosticato una frattura ad una costola guaribile in ventuno giorni.
Il cittadino romeno è stato rintracciato in un casolare dagli Agenti della Squadra Mobile e sottoposto a fermo di indiziato di delitto poi convalidato (PM dr.ssa Annafranca Ventricelli – G.I.P. dr.ssa Angela Rosa Nettis).
L’uomo è rinchiuso nella Casa Circondariale di Matera, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, mentre la vittima è stata ospitata in un luogo protetto.