Una disperata richiesta di aiuto è giunta nel cuore della notte ai Carabinieri. L’atto finale di mesi di percosse e violenze sessuali di gruppo. Vittima una donna di 36 anni di Stigliano; per fortuna ha trovato la forza e il coraggio di digitare il 112 al telefono e allertare i militari, mentre il marito e l’amico di quest’ultimo, si allontanavano dalla camera da letto. In pochi minuti i Carabinieri hanno fatto irruzione nell’appartamento dei coniugi, si stava consumando l’ennesimo atto sessuale in cui la donna era costretta ad avere rapporti con i due. Il tutto, mentre due giovani innocenti creature, figli della coppia, dormivano. Il marito della donna, 37anni, e l’amico 41, entrambi pregiudicati, sono stati arrestati in flagranza di reato; la donna è stata subito soccorsa e affidata alle cure dei medici, ora è ricoverata all’ospedale di Policoro. Una triste storia che potrebbe celare risvolti ancora più drammatici, come lo sfruttamento della prostituzione e la violenza su minori. In questa direzione si muoveranno le indagini degli inquirenti. Un uomo violento che da anni per futili motivi malmenava la moglie, poi dal luglio scorso ha costretto la donna con violenze e minacce ad avere rapporti sessuali a tre. “La donna – hanno detto il capitano della compagnia di Pisticci Mennone e il comandante della stazione di Stigliano Indelli – era ferita su tutto il corpo, i lividi erano più simili a dei marchi”, ormai indelebili. C’è scocerto tra i mililitari che hanno arrestato i due uomini, ora in carcere a Matera, per l’omertà che, evidentamente, ha regnato in questi mesi in paese, soprattutto tra i vicini di casa. “Era impossibili non sapere” – hanno detto. Eppure c’è chi ha preferito tacere e come al solito sono le Forze dell’Ordine le ultime ad essere informate. Eppure è bastata una telefonata per mettere la parola fine ad un’incredibile storia di violenza in famiglia ed evitare tragiche conseguenze. Si spera.
Nov 22
Il silenzio della gente, delle volte può portare a tristi epiloghi altrimenti evitabili. MA NON E’ QUESTO IL CASO!!!! E’ vero: tutto il paese sapeva!!! Anche i carabinieri, dato che la donna aveva più volte denunciato il marito e poi ritrattato tutto, dopo pochi giorni. Cosa avrebbe potuto fare la gente per aiutare questa persona se lei per prima negava tutto e difendeva il marito????? I motivi per cui lo copriva possono essere stati infiniti, non sono qui a giudicare. Ma la questione è che se non si fosse decisa lei a chiamare il 112, facendolo arrestare in flagranza di reato (assieme all’altra “persona”), questa situazione non si sarebbe mai risolta. In assenza di prove concrete i carabinieri non avrebbero potuto fare nulla, com’ è avvenuto fino all’altro giorno e lei probabilmente, avrebbe ritrattato come è sempre avvenuto.
..forse bastava solo parlarle e non farla sentire sola in mezzo a tutta quella violenza!..Le richieste di aiuto non vengono mai palesate, è vero, eppure si possono scorgere in mille occasioni!..Una donna violata psicologicamente, ancor prima che fisicamente, è una donna che ha paura e che, se abbandonata, difficilmente trova la forza di reagire!…….. rabbrividisco nel leggere questa storia e, la cosa inquietante che mi sembra di capire dalle righe sopra, è che tutto il paese sapesse! L’omertà..non mi pare sia una prerogativa della nostra regione! E allora mi chiedo…perchè??!!