A seguito di indagini dirette dalla Direzione Distrettuale Antimafia di questa Procura e condotte con puntualità da personale della Polizia dl Stato di Potenza, attraverso laboriose investigazioni sia di carattere tradizionale che di tipo tecnico, in data odierna e stata data esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misura cautelare personale degli arresti domiciliari, disposta dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Potenza nel confronti di Pistritto Vincenzo (cl. ’68) unitamente al sequestro preventivo della somma di euro 62.179,00.
Nel corso del medesimo contesto operativo questa DDA ha disposto altresì la perquisizione della società “STEELBIZ MOUNTING Srl” ubicata in San Donato Milanese (Ml) in via G. Di Vittorio s.n.c. c la perquisizione dell’abitazione dl un’altra persona di origini albanesi residente a D’Arfò Boario Terme (Br).
In relazione all’indagine in questione, la DDA di Potenza procede per i reati di cui agli artt. 629 c.p. e 10-12 e 14 legge 497/1974 — 416 bis 1 cp (aggravante dal C.d. metodo mafioso) .
Infatti, Pistritto, soggetto di origini siciliane ritenuto dalle forze di polizia contiguo ad esponenti della criminalità organizzata operante a Gela, acquisendo una posizione monopolistica nel settore dell’impiego e dl reclutamento della mano d’opera impegnata in importanti attività costruttive 111 Val d’Agri, risultava gravemente indiziato di avere posto in essere un’attività estorsiva stabile, durature e sistematica, nei confronti degli operai della società “TC srl” impiegati per la costruzione del “Centro Olio” della compagnia petrolifera Total presso la contrada “Tempa Rossa” del comune di Corleto Perticara (PZ).
In particolare, l’indagato approfittando della sua qualifica di addetto alla gestione del personale ed utilizzando metodi intimidatori costringeva, anche con l’uso di armi, gli operai, quasi tutti suoi conterranei, a versargli mensilmente, ogni volta che ritiravano lo stipend10, una consistente somma dl denaro quale corrispettivo per la loro assunzione.
L’attività di questa DDA ha riguardato anche altre due persone indagate per aver compiuto una sene di atti negoziali volti al trasferimento fraudolento di beni in realtà riconducibili proprio a Pistritto, che nelle more dell’adozione del provvedimento del Gip ha spostato la sua residenza nel capoluogo lombardo.
Pertanto, vi è stata la richiesta da parte di questa DDA del coinvolgimento di più uffici della Polizia di Stato, al fine di un’esecuzione contestuale dei provvedimenti.
Sono state interessate, infatti, le rispettive Sezioni Criminalità Organizzata delle Squadre Mobili di Potenza, Milano e Brescia.