Mercoledì 15 marzo 2023 alle ore 10.45 al Park Hotel di Potenza la Polizia di Stato organizza l’evento conclusivo del progetto “Nei panni di Caino per capire e difendere le ragioni di Abele” (Educazione alla legalità per la prevenzione di comportamenti antisociali espressi anche attraverso l’uso della realtà virtuale immersiva).
Il progetto, realizzato nell’ambito del PON Legalità 2014-2020 dalla Direzione Centrale per la Polizia Stradale, Ferroviaria, delle Comunicazioni e per i Reparti Speciali della Polizia di Stato in partenariato con il Dipartimento di Psicologia della “Sapienza” Università di Roma, ha l’obiettivo di creare un filo conduttore tra le Forze di Polizia e giovani svantaggiati (ad esempio appartenenti a famiglie mafiose o a rischio devianza, a causa di contesti ad elevato livello di criminalità), mediante l’implementazione di percorsi educativi e di prevenzione di comportamenti antisociali da realizzarsi con metodologie formative innovative, appositamente create e opportunamente validate da metodi scientifici.
La proposta progettuale si colloca nell’ambito delle azioni previste dal PON Legalità per la promozione ed il rafforzamento dei processi di integrazione nel tessuto sociale di categorie svantaggiate della popolazione, particolarmente esposte al rischio devianza, attraverso l’erogazione di percorsi di educazione alla legalità. Il valore aggiunto del progetto è da rinvenirsi nelle metodologie formative innovative che saranno utilizzate nei confronti di giovani a rischio dei territori delle 5 Regioni PON (Calabria, Basilicata, Campania, Puglia e Sicilia) e di promozione di comportamenti orientati al rispetto delle regole e al rifiuto del sistema valoriale imposto dalla criminalità organizzata.
L’ambito di intervento è rappresentato dalle 80 scuole delle Regioni PON (4 Pilota + 12 Satellite per regione) di Istruzione Secondaria di II grado per Regione, coinvolte nei percorsi di educazione alla legalità, selezionate sulla base dei dati relativi alla dispersione scolastica per un totale di 750 studenti. In questi Istituti, il progetto sarà attuato mediante l’opera di un gruppo di operatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni in possesso di skill elevati nell’ambito dell’area psicologica ed educativa, formati in collaborazione con il Dipartimento di Psicologia.
In particolare, si vuole esporre i giovani a meccanismi empatici suscitati attraverso la realtà virtuale realizzata tramite visori 3D di ultima generazione, in grado di esporre i ragazzi a scenari e situazioni che consentiranno loro di provare emozioni profonde mettendosi nei panni dell’autore e della vittima. L’unicità del progetto risiede nella ricerca scientifica e nella forte innovatività che ne è alla base attraverso utilizzo di nuove tecnologie, come la Realtà Virtuale immersiva.