“Il rischio della soppressione della Corte d’Appello di Potenza va assolutamente evitato per gli effetti nefasti che essa comporterebbe per i lucani”. Lo ha dichiarato l’On. Cosimo Latronico(FI) partecipando oggi a PZ alla seduta straordinaria del Consiglio Comunale. L’organizzazione del sistema giudiziario va sicuramente rivisto per assicurare risposte efficaci ad una domanda di giustizia oggi inevasa, ma non può essere l’elemento territoriale il punto di svolta sia alla domanda di efficienza che alla esigenza di razionalizzazione dei costi. La struttura orografica della Basilicata , la debolezza dei suoi sistemi di mobilità, sono tutti elementi che vanno considerati se non si vuole desertificare il territorio di una regione piccola demograficamente, ma grande territorialmente . Non è da sottovalutare la preoccupazione di chi teme che dietro questo atto , al di là di ogni esplicita volontà , si materializzi il disegno di cancellazione dell’unità territoriale e della permanenza stessa delle regione Basilicata. Forza Italia si impegna a preservare l’unità politica ed istituzionale della nostra regione che nessuna ragione di ridimensionamento della spesa pubblica dovrebbe provare a sacrificare. La diversità delle realtà culturali e la storia delle comunità regionali che formano la nazione sono una risorsa su cui puntare per il rinnovamento e la ripresa del Paese.
LA CORTE DI APPELLO: PRESIDIO INDISPENSABILE PER POTENZA E LA BASILICATA.
La riforma della giustizia, come evidenziato anche da Fabio Rampelli, Capogruppo alla Camera dei deputati di Fratelli D’Italia-AN, non può basarsi su criteri economistici: la revisione della spesa deve colpire sprechi e privilegi, non i servizi ai cittadini, come rischia di accadere con la soppressione della Corte di Appello di Potenza.
Le parole del Presidente dott. Giuseppe Pellegrino – dopo potrebbe toccare anche a TAR, Corte dei Conti e Avvocatura dello Stato – individuano, in modo inequivocabile, i rischi che la soppressione potrebbe determinare all’intero sistema giustizia Lucano con conseguenze disastrose anche per la città capoluogo. Un effetto domino con la chiusura di uffici e disagi per i cittadini, lasciando spazio, tra l’altro, con la riduzione dei presidi, a possibili infiltrazioni malavitose dalle regioni limitrofe.
La razionalizzazione della Geografia Giudiziaria non può avvenire per colpi di mannaia ma va fatta con un ragionamento complessivo che deve, per ovvie ragioni, passare dalla conoscenza dei territori.
Tagliare tanto per farlo, creando solo disagi, senza produrre reali riduzioni alla spesa non ha senso.
Non si può correre il rischio di vedere un progressivo smembramento di tanti altri uffici giudiziari e non (Procura Generale, tribunale di sorveglianza, tribunale e procura dei minorenni, procura distrettuale antimafia, tribunale del Riesame e poi in futuro, Corte dei Conti, Avvocatura e Tar) con ricadute negative sulla Basilicata ed in primo luogo su Potenza.
Il territorio va difeso da attacchi esterni e va fatto senza mezze misure e senza posizionamenti strumentali e/o ideologici.
Il Consiglio Comunale di Potenza si è espresso condannando la paventata soppressione della Corte di Appello e chiedendo, attraverso lo stralcio dal disegno di legge del ministro Orlando, che il presidio giudiziario rimanga, anzi venga rafforzato.
Ora tocca ai parlamentari lucani dimostrare di avere a cuore l’indipendenza e l’autonomia della nostra terra.
Giuseppe Giuzio, Consigliere Comunale di Potenza