Il Coordinatore regionale del Sulpl, Luigi Sabatelli, in una nota denuncia l’episodio avvenuto il 13 maggio scorso in piazza San Francesco a Matera, che ha visto protagonisti alcuni agenti della Polizia Locale durante un servizio di controllo nel centro storico cittadino. Di seguito la nota integrale.
“Quando la Polizia di prossimità è in strada, i cittadini si sentono più sicuri e la fiducia nelle Forze dell’Ordine aumenta!” Dopo lo spiacevole episodio che si è verificato qualche giorno fa, nel pieno centro storico della Città di Matera, e dopo esserne venuto a conoscenza, è stata questa la prima riflessione che è venuta in mente al Coordinatore regionale di questa Organizzazione Sindacale – Luigi Sabatelli. Lo stesso Coordinatore lamenta, comunque, il fatto che a farne le spese sono stati, ancora una volta, alcuni Agenti della Polizia Locale. Questa volta è toccato ai colleghi della città dei Sassi.
In breve gli spiacevoli fatti. Nella mattinata del 13 maggio, nella centralissima Piazza S. Francesco, alcuni Agenti in ordinario servizio di Controllo del Territorio e controllo del rispetto delle misure Anti-Covid19, sono stati avvicinati da una ragazza la quale segnalava di essere stata seguita e avvicinata ripetutamente da un giovane soggetto. Tale comportamento aveva provocato in Lei una insicurezza tale che, non avendo altra soluzione, si era rivolta alle donne e agli uomini in uniforme presenti nella Piazza: Agenti della Polizia Locale che, ancora una volta, hanno fatto da “scoglio” a chi era nel pieno naufragio di una tempesta psicologica alimentata da paure ed insicurezza.
Data la gravità di quanto veniva loro denunciato oralmente, sia la denunciante che il soggetto, indicato quale autore del predetto comportamento, venivano invitati a farsi identificare come da procedura. Il giovane soggetto, poi risultato di origini extracomunitarie, di tutta risposta, però rifiutava di esibire il permesso di soggiorno e il documento di identità e tentava di allontanarsi. Veniva, pertanto, prontamente fermato, con non poca difficoltà, vista la resistenza opposta e la prestanza fisica, manifestando ancor più la sua intolleranza al controllo di Polizia, che, invero, già traspariva nelle prime fasi della raccolta delle informazioni. L’atteggiamento violento terminava di lì a dopo, cioè solo dopo aver intuito che ormai la via della fuga gli era stata preclusa, grazie al pronto intervento ed intuito degli operatori della Polizia Locale che, loro malgrado, riportavano lesioni guaribili in alcuni giorni.
La nostra piena solidarietà e l’augurio di una pronta guarigione, con l’auspicio che il futuro non serbi ancora tali, o ancor peggio, fatti di cronaca, vanno a tutti i colleghi che quotidianamente mettono a disposizione la loro vita per la sicurezza della collettività.