Una delegazione della UILPA Penitenziari, capitanata dal Segretario Generale Eugenio SARNO ed integrata da Domenico Maldarizzi (Esecutivo Nazionale) e Perrone Antonella (Segreteria Provinciale Matera) questa mattina fa effettuato una visita sui luoghi di lavoro della Casa Circondariale di Matera.
Riportiamo di seguito le dichiarazioni del Segretario generale Eugenio SARNO al termine della visita al carcere di Matera.
“ Matera è la sintesi perfetta di tutte le contraddizioni del sistema penitenziario italiano. E’ una Casa Circondariale (deputata ad ospitare detenuti in attesa di sentenza definitiva) ma l’80% (64 su 80) dei detenuti ha una posizione giuridica di definitivo (sentenza definitiva). Ha una ricettività di circa 130 posti ma ospita solo 80 detenuti distribuiti nelle cinque sezioni detentive. E’ un istituto che presenta criticità operative conseguenti alla sua struttura architettonica a T, ma si distingue per pulizia e decoro; E’ vigente un regime di custodia a “cancelli chiusi”. Pertanto per garantire i servizi minimi essenziali il personale di polizia è costretto ad effettuare turni di servizio con ricorso a “straordinario programmato” (turni di otto ore). Tutto sommato – sottolinea Sarno – possiamo parlare di Matera come un istituto fortemente penalizzato rispetto alle proprie potenzialità. Questa mattina erano presenti 80 detenuti . L’organico di polizia penitenziaria è fissato in 120 unità ma ne sono presenti solo 95, di cui 42 ultracinquantenni. Al 30 giugno il locale Nucleo Traduzioni e Piantonamenti della Polizia Penitenziaria ha effettuato 239 servizi di traduzione movimentando complessivamente 288 detenuti. Quasi una isola felice – chiude il leader della UILPA Penitenziari – se non fosse che l’assenza di un direttore in pianta stabile (due volte a settimana arriva a Matera un Dirigente in servizio al Provveditorato di Potenza) non garantisce una gestione complessiva e continuata e questo penalizza molto l’andamento generale”