Si è svolta questa mattina a Matera la cerimonia per la festa dell’Unità nazionale e delle forze armate. Dopo la deposizione della ghirlanda di alloro al Cippo di via Lucana, il corteo con autorità e rappresentanti associazioni combattentistiche e d’arma si è raduanto in piazzetta e ha raggiunto piazza Vittorio Veneto per dare vita ai picchetti d’onore, alla rassegna dello schieramento da parte del rappresentante del Governo, il prefetto Sante Copponi e alla cerimonia dell’alzabandiera. A seguire gli onori ai Caduti, la deposizione della ghirlanda d’alloro e la lettura dei messaggi del capo dello Stato Sergio Mattarella e del ministro della Difesa Guido Crosetto.
Sono intervenuti Felice De Leo, rappresentante dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Matera e studente del Liceo Classico Duni-Levi di Matera, Franco Lisanti per l’associazione nazionale mutilati e invalidi di guerra, il consigliere provinciale Francesco Mancini e il sindaco di Matera Domenico Bennardi. Alle ore 17 è previsto l’ammainabandiera in piazza Vittorio Veneto.
Nella giornata di sabato 4 novembre, il comando dei carabinieri di via Dante resterà aperto per le visite della cittadinanza dalle ore 8.30 alle 13. Sabato e per tutto il mese di novembre, nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì, dalle ore 10 alle 12, sarà visitabile il “Museo storico dei cimeli di guerra”, allestito nella sede dell’Associazione invalidi e mutilati di guerra invia Francesco D’Alessio. L’Amministrazione comunale ringrazia i vigili del fuoco di Matera per l’importante supporto logistico offerto.
Festa dell’Unità nazionale e delle forze armate, intervento Franco Lisanti, orfano di guerra e presidente Associazione nazionale mutilati e invalidi di guerra di Matera
In questi giorni abbiamo abbracciato le tombe dei nostri cari ed elevato un pensiero a quanti, amici e conoscenti, hanno fatto parte delle nostre relazioni durante il corso della vita.
Oggi, si rinnova l’appuntamento con il quattro novembre, attorno a questo sacro monumento, esprimiamo un piu’ forte sentimento di ricordo dei caduti di tutte le guerre, passate e purtoppo del presente.
Tanti sono i conflitti in tutto il mondo e l’umanita’ sta vivendo da qualche mese le atrocita’ della guerra in Ucraina e nel Medio Oriente.
E’ sotto i nostri occhi l’orrore delle violenze, il “sapore ingiusto” del sangue delle vittime, l’insensata “passione umana” per l’odio e per la morte.
E quanto avviene rende spesso palese l’impotenza a soccorrere, a fermare il sangue, a salvare almeno gli innocenti.
Dobbiamo rassegnarci?
Questo momento di ricordo ci fa sperare che, nonostante questo orrore, può emergere la ferma volontà di concorrere, ognuno per la parte che gli compete e per le responsabilità che gli sono affidate, a costruire un arcobaleno di pace che renda visibile questa nostra esistenza.
Il ricordo dei conflitti di guerra e le violenze di ieri devono servire a sconfiggere le guerre e le violenze di oggi, il cui flusso continua a correre per le strade, a coprire le pagine dei giornali, a varcare le soglie dei templi con le persecuzzioni religiose che spesso si manifestano anche nelle nostre comunita’ soprattutto ai danni dei piu’deboli.
La storia e la memoria di quanti si sacrficarono per la Liberta’ del nostro Paese e di quanti ancora oggi, combattono per la difesa della propria patria, possono e devono darci la luce che riscalda la nostra coscienza, rendendola capace,di guidare, nella quotidianità, il nostro agire di uomini liberi in un contesto di pace che va perseguita giorno dopo giorno.
Per realizzare la pace, non bisogna arrendersi mai, anche quando tutto sembra inutile, consapevoli che non c’e soltanto la violenza delle armi.
Ci sono le violenze occulte o palesi contro la dignita’ della persona, la sua libertà di pensiero, di coscienza, di religione, contro la stessa vita dell’uomo, soprattutto il piu’ debole sofferente e indifeso.
C’è uno stretto legame che intercorre tra pace e giustizia, per cui la guerra, tra l’altro, non potrà mai essere rimossa, finchè ci saranno milioni di persone che muoiono ogni giorno per fame.
Il ricordo delle vittime e di quanti ancora vivono le sofferenze delle tante guerre sparse nel mondo, deve interrogarci e spronarci a dare il nostro contributo per il raggiungimento di una pace duratura, a cui ogni persona aspira.
Ci accompagni nei giorni a venire il ricordo di questa giornata dedicata a quanti hanno combattuto e sono morti, per consentire a tutti noi di vivere in un Paese libero e democarico.
Viva l’Unita’ Nazionale!
Viva le Forze Armate!
Onore ai Caduti di tutte le guerre!
Festa dell’Unità nazionale e delle forze armate, intervento Felice De Leo, rappresentante dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Matera e studente del Liceo Classico Duni-Levi di Matera
Da parte dell’Ufficio Scolastico Provinciale, della Dirigente, dott.ssa Cancelliere, e di tutta la comunità scolastica della Provincia di Matera, saluto le autorità civili, militari e religiose e ringrazio tutti perché non è scontato dare a noi giovani la possibilità di condividere riflessioni ed emozioni per eventi così importanti per la nostra storia repubblicana.
Oggi ricordiamo la fine della I guerra mondiale, una guerra di dimensioni senza precedenti, nota già allora come la Grande Guerra. La firma dell’armistizio di Villa Giusti (vicino Padova) il 3 novembre, di cui fu data notizia il giorno dopo, il 4 novembre, con un proclama, fu accolto da un’esultanza generale.
Da un conflitto che sembrava circoscritto nei confini di Austria e Serbia, crescono ed esplodono tensioni latenti, sottovalutate dai governi di ogni area geopolitica europea, balcanica e russa.
L’Italia non riuscì a rimanere a lungo neutrale, segno che la neutralità, nella storia, non è mai garanzia di sicurezza nazionale, perché già nel ‘900 (e anche nei secoli precedenti e in questo secolo) si sperimentò che le sorti di un popolo non sono mai separate nettamente dalle sorti un altro popolo, anche se geograficamente distanti. Oggi siamo nella piazza Vittorio Veneto, intitolata alla battaglia che permise l’annessione di Trento e Trieste nel 1918, ma proprio da qui dovremmo impegnarci a valorizzare la pace che, fuori da ogni retorica, non è, semplicemente, il contrario della guerra ma è il fondamento di ogni Stato democratico, fondato sui princìpi di tolleranza, rispetto e dialogo. Il contrario della guerra dovrebbe essere il dialogo, anche se faticoso, anzi proprio perché è faticoso, perché il dialogo tende a costruire relazioni, a valorizzare differenze, senza pregiudizi e senza tifoserie, come ci insegna la nostra Costituzione.
Il bilancio del I conflitto mondiale fu terribile: 17 milioni di morti di cui 10 milioni di soldati e 7 milioni di civili.
A livello sociale il dolore per le perdite del conflitto fu esteriorizzato attraverso l’erezione di monumenti ai caduti che sorsero in tutte le città italiane, mentre a Roma venne realizzata una tomba-monumento per il Milite Ignoto. Con questa figura, l’anonimato diventa un titolo di gloria e l’eroe non ha più un nome e un volto come era stato per la tradizione precedente.
“Beato quel popolo che non ha bisogno di eroi” scriveva Bertolt Brecht, beato perché l’eroe è sempre un’eccezione che si sostituisce al gruppo, e si assume responsabilità che le masse rifiutano di addossarsi. Gli eroi del nostro passato, noti o ignoti che siano, ci insegnino a rispettare l’eredità ricevuta nel riconoscere e proteggere i baluardi della civiltà e della democrazia.
Grazie a tutti per l’attenzione!
4 novembre, Giordano (Ugl): “Da Matera un plauso alle Forze armate in servizio per il bene dei cittadini”.
“Oggi si festeggia la giornata dell’Unità nazionale e delle Forze Armate e mai come ora ci dobbiamo sentire tutti parte di una grande Italia, capace di superare qualsiasi ostacolo e periodo, anche triste come quello che stiamo vivendo. Anche da Matera l’Ugl non ha fatto mancare il riconoscimento dove siamo consapevoli che solo insieme, uniti ce la dobbiamo fare. Un plauso a tutte le Forze Armate, da Matera a tutta la provincia, a tutta la Nazione, che in questi mesi di estrema difficoltà hanno impiegato tutte le energie a servizio dei cittadini per il bene della comunità”.
Lo ha dichiarato in una nota Pino Giordano, Segretario Provinciale dell’Ugl Matera, in merito alla ricorrenza di oggi 4 novembre, il Giorno dell’Unità nazionale e Giornata delle Forze Armate e dove l’Ugl oggi ha preso parte oggi nella Città dei Sassi unitamente alle molteplici autorità civili, militari e religiose.
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La fotogallery della Festa dell’Unità nazionale e delle forze armate (foto www.SassiLive.it)