Avevano finto la consegna di un computer ordinato dal nipote ma nella confezione c’erano solo due pacchi di riso. Gli Agenti della Questura di Matera hanno eseguito una ordinanza applicativa della custodia cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di due pregiudicati napoletani, Gennaro D’Alterio di 42 anni e Luca Mauro di 38 anni, in quanto responsabili di truffa aggravata in concorso, in danno di persone anziane. I particolari sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa nella Questura di Matera dal dirigente della Squadra Mobile Fulvio Manco e dal Commissario Pasqua Lillo.
Fulvio Manco: “E’ il settimo arresto per truffe agli anziani compiute sul territorio di Matera. Il lavoro della terza sezione della Squadra Mobile per arginare e debellare il fenomeno delle truffe è partito nell’ottobre 2018 ed è proseguito nell’agosto 2019. Le indagini concluse con gli arresti nello scorso fine settimana di due napoletani sono state compiute dalla Squadra Mobile di Matera, che ha ricostruito meticolosamente le loro scorribande criminali, relative ad un episodio che risale allo scorso novembre. Sono in corso ulteriori indagini per evidenziare altri coinvolgimenti in episodi analoghi anche alla luce dei numerosi telefonini sequestrati nel corso delle perquisizioni domiciliari. In particolare le catture sono riconducibili ad una truffa perpetrata a Matera in danno di un’anziana signora di 86 anni, che dopo aver risposto ad una telefonata in cui il truffatore si fingeva il nipote, ha ricevuto in casa un finto corriere che le ha consegnato un pacco contenente un computer chiedendo in cambio la somma di 2 mila euro. Successivamente la donna, non disponendo di questa somma, ha consegnato ai truffatori la somma di 150 euro più diversi monili in oro di valore superiore alla differenza, scoprendo solo dopo, che all’interno della confezione consegnatale non c’era un computer ma due pacchi di riso.
Ai due soggetti e ad un terzo indagato in stato di libertà, ritenuto il telefonista della banda, gli investigatori sono giunti attraverso una articolata attività investigativa che ha portato alla ricostruzione di una corposa piattaforma indiziaria anche mediante l’analisi dei traffici telefonici dei soggetti, dei transiti delle autovetture utilizzate, oltre a riscontri tecnici effettuati dalla Polizia Scientifica. In particolare i due napoletani arrestati sono arrivati a Matera con un’Alfa Romeo 147 ma altri soggetti impegnati in queste truffe utilizzano spesso vetture prese a noleggio nel giorno in cui viene messa a segno la truffa.
Alcuni elementi che hanno portato alla emissione del provvedimento restrittivo, peraltro, sono il frutto dell’analisi compiuta sul materiale d’interesse investigativo nel corso delle perquisizioni operate nel Napoletano lo scorso ottobre e lo scorso agosto, quando sempre personale della Squadra Mobile di Matera arrestò altri quattro soggetti per gli stessi reati commessi in provincia di Matera.
Il provvedimento che ha disposto la custodia cautelare agli arresti domiciliari è stato emesso dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Matera, Angelo Onorati, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica, Annafranca Ventricelli.
Pasqua Lillo: “Si ribadisce che occorre fare massima attenzione quando si ricevono chiamate da sconosciuti o da persone che si presentano con il nome di figli o nipoti, ovvero che citofonano, dicendo di dover consegnare dei pacchi non attesi.
In tali casi, anche al minimo dubbio, è preferibile contattare le forze di Polizia, oppure un parente o un amico che possano intervenire prontamente.
Le truffe, sopratutto quelle in danno di persone anziane, rappresentano purtroppo un fenomeno ricorrente e odioso in quanto i malfattori fanno leva sugli affetti più cari, fingendo, come nel caso indagato, consegne per ordini fatti da figli o da nipoti, ovvero simulando situazioni di difficoltà in cui gli stessi congiunti si verrebbero a trovare, riuscendo a confondere le vittime o inducendole a consegnare denaro e altri valori.
Ricordiamo che nell’Ufficio Relazioni Esterne della Questura di Matera è possibile ritirare il vademecum contro le trufe, approntato dalla Questura di Matera e distribuito a novembre e dicembre scorsi anche in occasione di incontri pubblici nelle parrocchie di Matera.
Michele Capolupo
La fotogallery della conferenza stampa (foto www.SassiLive.it)