Fns Cisl: “Solidarietà a Antonio Pagano (segretario generale regionale del Sindacato Unitario Lavoratori Militari Carabinieri Basilicata)”. Di seguito la nota integrale.
Sostegno, vicinanza e solidarietà, rivolgo al Segretario generale regionale del Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Militari, Carabinieri della Basilicata, Antonio Pagano, il quale è stato sanzionato disciplinarmente per aver adempiuto al suo mandato sindacale, rilasciando dichiarazioni a tutela della salute del personale militare esposto ai rischi da Covid-19. Tale gesto di sostegno viene espresso in una nota da Rocco Scarangella Segretario Generale regionale della FNS Cisl Basilicata.
“Il Sindacato è sinonimo di crescita, di confronto, di concertazione al fine di portare sempre il massimo risultato in termini di efficienza ed efficacia in ambito lavorativo, elementi di estrazione democratica che diano il giusto equilibrio tra amministrati ed amministratori”. In un momento alquanto delicato come quello in cui stiamo vivendo, di forti tensioni sociali ed economiche dovuti alla pandemia il valore del sindacato è un valore fondamentale per tutte le categorie. Bilanciare i diritti non è cosa semplice ma lo sforzo è necessario per non regredire. La Costituzione Italiana è la più invidiata del mondo ed è proprio in essa che è stato riconosciuto il diritto sindacale ai lavoratori militari. La nostra Carta “apre e non chiude” ai diritti, ma al tempo stesso esercita i doveri dei cittadini. Ciò che il collega Antonio Pagano ha subito è uno sfregio ai valori costituzionali, la norma madre di ogni legge italiana. Tutti i giorni siamo in campo a tutela del popolo, a servizio della nostra Nazione proteggendo la democrazia avendo giurato, appunto, sulla Costituzione. Continuiamo a lavorare per migliorare il lavoro del personale dei Vigili del Fuoco e degli operatori della Polizia Penitenziaria, cercando sempre il meglio in termini di ricaduta del servizio sui nostri concittadini.
Altresì, bisogna scongiurare che vi sano atteggiamenti di soggettività sociale ed istituzionale. Pertanto, simile accaduto è inaccettabile e necessita di una seria riflessione tra tutti gli operatori della sicurezza.