Follia urbana a Matera. I particolari di una storia incredibile ma realmente accaduta sono stati illustrati in mattinata presso la sala Palatucci della Questura di Matera nel corso di una conferenza stampa. Protagonista del caso di violenza, che ora si trova agli arresti domiciliari, è Raffaele Scarola, un giovane incensurato materano di 27 anni, che ha prima aggredito tre studenti di 15 anni, Gabriele, Eustachio e Antonello, minacciati anche di morte da una pistola puntata contro di loro. L’episodio è avvenuto nel mese di settembre in via don Luigi Sturzo, quando i tre giovani studenti si sono ritrovati nei pressi dell’abitazione di Scarola. All’improvviso vengono aggredito da Scarola, che giustifica i suoi atti di violenza asserendo che i ragazzi avrebbero rotto un vetro della sua casa con un pallonata. I ragazzi temono ritorsioni ma mentre stanno per scappare si ritrovano una pistola puntata al collo di uno di loro da Scarola, che nel frattempo aveva recuperato l’arma custodita in casa. Poi una minaccia riportata testualmente dagli agenti che hanno scoperto il caso. “Dimenticate la mia faccia altrimenti uccido voi e le vostre famiglie”. Scarola che aveva terrorizzato i tre malcapitati sostenendo di avere rapporti con la Camorra pensa di averla fatta franca anche per due dei tre ragazzi feriti quando si recano al Pronto soccorso dichiareranno che le ferite sono state provocate da una caduta con il motorino. Ma qualche giorno fa uno dei ragazzi ha deciso di confessare tutto alla Polizia e così sono scattata le indagini per individuare l’autore delle violenze. Scarola è stato subito individuato e nel corso della perquisizione avvenuta a casa dell’aggressore è stato ritrovato un piccolo arsenale: a disposizione c’erano otto pistole, di cui solo tre erano state regolarmente denunciate, un fucile, un coltello da combattimento, munizioni militari vietate dalla legge e tantissimi proiettili. Raffaele Scarola dovrà rispondere di di porto abusivo d’arma da fuoco, minacce, lesioni e violenza privata.
Ott 28
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3 Comments
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Al Gabbio!!!
e gli hanno dato solo i domiciliari
Ma per piacere! Chidssà cosa avranno fatto quei quindicenni per meritarsi l’ira di questo ragazzo! Ok, il modo di agire è errato, ma vi assicuro che alcuni adolescenti davvero te le tirano dalle mani.
Un esempio? Stamattina sul Boschetto a Matera un ragazzetto ubriaco (rivrlatosi poi uno studente montese) mi ha minacciato di spezzarmi le gambe o qualcosa del genere (salvo poi venirsi a scusare confessandomi di essere ubriaco e a darmi la mano dopo essersi accorto che forse aveva un po’ esagerato e che aveva davvero corso il rischio di passare un “brutto quarto d’ora”).
Il vero problema è che la maggior parte dei ragazzini del giorno d’oggi si credono davvero dei super uomini e si permettono di prendersi delle libertà più grandi di loro senza pensare che non si sa mai con chi si ha a che fare.
Il tizio che ha fatto il bullo con me è stato “graziato”, ai quindicenni di cui sopra è andata un po’ peggio, tutto qui.
Consiglierei ai ragazzini di oggi di imparare ad essere un po’ più educati e rispettosi: tanta gente non ce la fa più e magari reagisce in maniera spropositata (non per questo si tratta di individui pericolosi socialmente).