Due persone di Cerignola arrestate, altre cinque denunciate. E’ il bilancio dell’operazione “Notebook” illustrata questa mattina nel Comando provinciale dei Carabinieri. di Matera.
Alle prime ore di questa mattina i Carabinieri del Comando Provinciale di Matera hanno dato esecuzione a 2 provvedimenti restrittivi e 7 perquisizioni disposte dall’Autorità giudiziaria di Matera per furto di materiale didattico di tipo informatico e di concorso alla sua ricettazione. Le indagini sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Matera.
L’operazione ha coinvolto oltre 50 Carabinieri, nei comuni di Cerignola, in provincia di Foggia, Polignano a Mare, in provincia di Bari e Lavello, in provincia di Potenza.
L’esecuzione ha portato alla luce le modalità e gli autori di numerosi furti, commessi da settembre 2017 a luglio 2019, in cui sono stati trafugati oltre 500 tra notebook e tablet da numerosi istituti scolastici delle province di Matera, Potenza, Taranto, Bari, Lecce, Foggia e Teramo, per un danno complessivo di oltre 500 mila euro.
I particolari dell’operazione sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa che si è svolta mattina nel Comando Provinciale dei Carabinieri di Matera, alla presenza del Procuratore della Repubblica, Pietro Argentino, del comandante del Comando provinciale dei Carabinieri di Matera, Samuele Sighinolfi, del comandante del Norm della Compagnia dei Carabinieri di Matera, Tenente Giacomo Bello, del Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Matera, Giuseppe Ianniello e del Sostituto Procuratore Rosanna Maria Defraia.
L’attività investigativa è stata avviata a seguito del furto compiuto nella notte tra il 7 e l’8 maggio 2019 a Matera nella scuola media Nicola Festa. Grazie alle telecamere della vicina stazione Fal di Matera Sud è partita un’attività investigativa di tipo tradizionale che ha permesso di individuare uno dei tre furgoni che sono stati utilizzati per compiere una serie di furti registrati nelle scuole di Matera e provincia. In particolare i furti erano commessi da C.M., ventottenne di Cerignola, che agiva sempre da solo e con lo stesso modus operandi. In particolare l’uomo, pregiudicato nullafacente con precedenti specifici e residente a Cerignola con la mamma, a bordo di un furgone appositamente attrezzato per consentirvi una lunga permanenza ed in particolare per il riposo notturno, una volta scelto l’Istituto scolastico da colpire, si presentava il giorno prima per effettuare un sopralluogo sul posto; stazionava nei pressi della scuola scelta come obiettivo, in attesa del depredarlo, rimanendo all’interno del veicolo; nel cuore della notte con l’utilizzo di appositi arnesi da scasso mediante forzatura di porte e-o finestre, si introduceva nella scuola e dopo aver individuato il materiale da rubare, lo trasportava verso il furgone, spesso con l’ausilio di contenitori per la raccolta dell’immondizia ubicati nelle vicinanze della scuola. Dove vi fosse stata la possibilità, oltre al materiale informatico, obiettivo principale, il ventottenne cerignolano asportava anche le somme di denaro contenute i cassaforte o nelle macchinette di alimenti-bevande; dopo aver consumato il reato rimaneva all’interno del proprio furgone nei pressi della scuola o n elle sue vicinanze in attesa delle prime ore del mattino per fare rientro a Cerignola, così cercando di viaggiare di giorno al fine destare il minore sospetto possibile da parte delle forze di polizia. Il malfattore dopo essersi allontanato dal luogo del furto, contattava telefonicamente il ricettatore, C.M., 60 anni, di Cerignola, per consegnarli la refurtiva che questi, a sua volta, immetteva illecitamente sul mercato, vendendola a terze persone. Al riguardo sono stati identificati altri 5 ricettatori “minori”, che acquistavano a loro volta il materiale informatico dal sessantenne, che alla luce degli elementi di prova emersi, sono stati deferiti in stato di libertà all’autorità giudiziaria per concorso in ricettazione. Durante il periodo in cui sono stati commessi i furti il cerignolano di 28 anni ha utilizzato tre furgoni di sua proprietà: un Fiat Doblò, un Ford Transit Connect e un Peugeot Berlingo. L’autore del furto e il ricettatore sono stati invece arrestati e condotti nel carcere di Matera. E’ particolare il fatto che gli istituti colpiti dai furti fossero proprio quelli che avevano beneficiato di finanziamenti in ambito PON per l’acquisto di materiale didattico informatico nel recentissimo passato. Mentre per lo Stato il costo di un computer era di 1000 euro, l’autore del furto lo rivendeva al ricettatore principale ad un costo che variava dai 50 agli 80 euro. A sua volta il ricettatore li rivendeva a dei commercianti che fissavano il prezzo di vendita di 300 euro. Le attività investigative hanno permesso di scoprire 13 furti tra le province di Matera, Potenza, Taranto, Bari, Lecce, Foggia e Teramo. In particolare sono stati commessi furti nei seguenti istituti comprensivi: “Don Liborio Palazzo-Salinari” di Montescaglioso, “M. Lentini-A.Einstein” di Mottola, “San Giovanni Bosco” di Ginosa, Fermi di Matera, G.Calò di Ginosa, Nicola Festa di Matera, Lorenzo Milani di Potenza, 2° Circolo Didattico di Conversano, Alessandro Manzoni di Massafra, C. D’Alessandro di Teramo, Dante Alighieri di Casamassima, Guglielmo Marconi di Veglie. Ritrovati anche computer rubati nella facoltà di ingegneria dell’Università di Lecce. Complessivamente sono stati rubati 520 tra notebook e tablet, per un valore di 500 mila euro. Sono stati recuperati 17 notebook per un valore di circa 15 mila euro. Nel corso delle perquisizioni eseguite sono stati rinvenuti circa 40 tra notebook e tablet oggetto di furto, in particolare 5 nella disponibilità dell’autore dei furto e 35 di chi li aveva acquistati in seguito. Le indagini sono state coordinate dal Procuratore della Repubblica, Pietro Argentino e dal Sostituto Procuratore Rossana Maria Defraia, mentre i provvedimenti cautelari sono stati emessi dal Gip Angela Rosa Nettis.
L’importante operazione – ha dichiarato Pietro Argentino – è il frutto della determinazione e il costante impegno dei Carabinieri di Matera, al fine di arginare un fenomeno delittuoso che oltre a provocare gravi danni patrimoniali, va a intaccare il diritto allo studio dei giovani studenti, che si vedono privati di importanti e tecnologici strumenti didattici.
Michele Capolupo
Il video dell’operazione Notebook
La fotogallery della conferenza stampa (foto www.SassiLive.it)