Nelle prime ore della mattinata odierna a Foggia, a conclusione di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Potenza e condotte dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Melfi, con il supporto dell’Arma territorialmente competente, nel corso delle indagini preliminari, è stata data esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misure cautelari, disposta dal GIP di Potenza.
Le investigazioni, avviate nel febbraio 2021, hanno portato all’emissione di 8 provvedimenti cautelari (5 di custodia in carcere e 3 agli arresti domiciliari) in ordine alle ipotesi di furto aggravato, consumato e tentato, in concorso.
Le persone destinatarie dell’ordinanza, in quanto ritenute dal Gip gravemente indiziate dei reati in questione, sono:
1. ALBANESE Ciro, cl. 1992;
2. CALABRICE Fabrizio, cl. 1993;
3. CALABRICE Antonio, cl. 1995;
4. ODISHELIDZE Tamazi, cl. 1977;
5. PROCACCINI Maria, cl.1973;
6. LO CAMPO Alessandro, cl. 2001;
7. GIARDINO Michele, cl. 1989;
8. AUGELLO Michele Pio, cl. 1998.
Per i pnmi cinque è stata disposta la custodia in carcere, mentre per i restanti tre la sottoposizione agli arresti domiciliari con dispositivo elettronico di controllo C.d. “braccialetto”.
L’attività investigativa, ha permesso di documentare, a livello di gravità indiziaria, l’operatività di una gruppo di otto soggetti, tutti residenti nella provincia di Foggia, dedita alla commissione di una pluralità di furti ai danni di gioiellerie e tabaccherie, perpetrati nell’area del “Vulture-Melfese” ed in territorio pugliese.
In particolare, dalle indagini svolte e nell’attuale fase procedimentale, è emersa, a livello di gravità indiziaria, la capacità degli indagati di agire attraverso una condotta organizzata, caratterizzata da una preventiva attività di “sopralluogo”, prodromica alla corretta pianificazione dei “colpi” che venivano generalmente realizzati, in tempo di notte, ai danni prevalentemente di rivendite di ori e preziosi, mediante il ricorso alla tecnica del “buco”
Introducendosi in un locale attiguo e di più agevole accessibilità dal cui interno, mediante un foro praticato nel muro divisorio, veniva guadagnato l’accesso all’esercizio commerciale di interesse, dal quale venivano trafugati i gioielli presenti.
Secondo la ricostruzione investigativa gli indagati che si muovevano dall’area foggiana, percorrendo centinaia di chilometri, incuranti delle forti restrizioni connesse al lockdovn imposto a seguito dell’epidemia da Covid-19 che, tra le varie limitazioni prescriveva il divieto di spostamento tra le Regioni e di circolazione dopo le ore 22.00.
Si è così riusciti ad attribuire agli indagati, attraverso indagini tecniche e tradizionali, a livello di gravità indiziaria, il coinvolgimento in 4 furti, tentati o consumati dal dicembre 2020 al febbraio 2021, nel territorio dei comuni potentini di Melfi e Rionero in Vulture, nonché in Minervino Murge (BT) e San Giovanni Rotondo (FG), nel corso dei quali sono stati complessivamente, monili e preziosi per un valore commerciale stimato di circa 47mila euro.
Potenza, 23 novembre 2021