A Policoro la Polizia di Stato ha arrestato in flagranza di reato una coppia, composta da madre e figlio, rispettivamente di 34 e 18 anni. Il reato ipotizzato nei loro confronti è di furto aggravato in concorso.
Un equipaggio della Squadra Volante, insieme a personale in abiti civili del Commissariato di Policoro, sono prontamente intervenuti presso il centro commerciale “Heraclea”, su richiesta di una guardia giurata che ha segnalato la presenza di due soggetti, ritenuti responsabili di alcuni furti perpetrati all’interno di un negozio.
Il tempestivo arrivo degli agenti ha consentito di intercettare i due, mentre cercavano di allontanarsi frettolosamente dalla struttura, con fare sospetto. Grazie alle puntuali descrizioni fornite della guardia giurata, sono stati bloccati mentre si accingevano a raggiungere la propria autovettura. Il ragazzo, alto e di costituzione robusta, spingeva un carrello della spesa con dentro una borsa nera, mentre la donna, alta e magra, lo seguiva frettolosamente.
A seguito di una perquisizione personale, il giovane, risultato in possesso di un paio di scarpe nuove e di una piccola tronchese, non aveva con sé alcuno scontrino di acquisto, né sapeva fornire spiegazioni di come ne fosse venuto in possesso. Nell’auto in uso alla coppia, sottoposta a un primo sommario controllo, era custodito un consistente quantitativo di merce, costituito da capi di abbigliamento e da calzature sportive. Così, i due sono stati accompagnati in Commissariato, per svolgere ulteriori accertamenti.
Gli agenti, quindi, hanno svolto una rapida indagine, ascoltando e acquisendo la denuncia del direttore responsabile del negozio, il quale ha mostrato alcune immagini che riprendevano i movimenti di una donna, mentre prelevava della merce, tagliava il dispositivo antitaccheggio e la metteva in uno zaino.
Nella denuncia, il direttore ha fatto una descrizione analitica della merce sottratta, che parrebbe corrispondere a quella trovata in possesso ai due (del valore di 287 euro), aggiungendo di aver subito altri due furti nel giro di poco più di due mesi, per un valore superiore ai mille euro.
Gli investigatori, inoltre, hanno ascoltato il commesso di un altro negozio del centro commerciale, il quale, dopo aver visionato i prodotti rinvenuti nell’auto dei due, ha dichiarato di riconoscere quattro paia di pantaloni femminili sottratti dal proprio esercizio, per un valore complessivo di circa 110 euro.
Al termine dell’attività svolta, la merce rinvenuta è stata sequestrata, mentre i due sono stati dichiarati in arresto e sottoposti agli arresti domiciliari, su disposizione dell’Autorità giudiziaria.
Successivamente, è stato convalidato l’arresto e confermata la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti della donna; per il figlio, incensurato, è stato disposto l’obbligo di dimora.
Si precisa che gli accertamenti compiuti sono nella fase delle indagini preliminari, che necessita della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa.