Gli uomini delle Stazioni Carabinieri Forestale di Scanzano Jonico, Tursi, Rotondella e Matera coadiuvati dal personale del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale e personale del Gruppo di Matera, hanno accertato che lungo la sponda naturale in destra idrografica del Fiume Sinni, all’interno della “Riserva Naturale di Bosco Pantano” di Policoro, alcuni mezzi meccanici stavano estirpando abusivamente piante di pioppo ed eucalipto in buono stato vegetativo. All’arrivo degli accertatori erano state estirpate circa 50 piante di alto fusto; le cataste del materiale legnoso abbattuto eranoricoperte da piante di loto estirpate in un limitrofo frutteto. Allo stato delle indagini si presume che le piante abbattute sarebbero state chippate e destinate a biomassa per la produzione di energia elettrica. L’area interessata dai tagli è di proprietà demaniale, di grande pregio naturalistico in quanto individuata anche quale area SIC (sito di importanza comunitaria) e ZPS (zona a protezione speciale), sottoposta a vincolo paesaggistico e urbanistico-edilizio. Gli accertatori hanno identificato i malfattori, tutti dipendenti di una ditta boschiva calabrese e successivamente provveduto a sequestrare i quattro mezzi meccanici e l’area manomessa. Le sei persone, cinque delle quali con precedenti di polizia,che avevano effettuato i tagli,sono state deferite all’Autorità Giudiziaria, di queste quattro sono state tratte in arresto e due denunciate in stato di libertà (tra cui il legale rappresentante della ditta stessa), ipotizzando a carico degli stessi il reato di furto aggravato di materiale legnoso esposto alla fede pubblica, deturpamento di bellezze naturali e danneggiamento.
L’Autorità giudiziaria. ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni in provincia di Cosenza.
L’operazione dei Carabinieri Forestale è stata eseguita dopo una lunga e delicata attività investigativa, confluita in mirati servizi di appiattamento nei pressi dei luoghi in cui veniva consumato il reato.