Sono stati “intensificati al massimo i servizi di vigilanza e di controllo del territorio, soprattutto a Melfi e Rionero in Vulture”. Lo ha confermato il prefetto di Potenza, Annunziato Vardè, al termine della riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica sugli incidenti tra i tifosi di Vultur Rionero e Melfi (Eccellenza lucana) che nel pomeriggio di domenica 19 gennaio presso Vaglio di Basilicata, in provincia di Potenza, hanno portato alla morte di un tifoso vulturino di 39 anni.
Nella notte sono stati eseguiti 25 arresti. Il questore di Potenza, Isabella Fusiello, ha evidenziato che “anche grazie al lavoro della Procura della Repubblica di Potenza, è stata data una risposta molto dura, adeguata alla circostanza, un fatto gravissimo”.
Omicidio tifoso di Rionero in Vulture, Bardi: “Sport non diventi occasione di violenza”
“Quanto accaduto trova le sue radici in una mancanza culturale, quindi c’è bisogno di educare i giovani”. Così il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, a margine della riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è svolta questa mattina a Potenza, in cui si è evidenziato che “si è trattato di un vero e proprio agguato”.
“Le istituzioni e le società sportive – ha aggiunto – devono farsi promotori di una campagna di sensibilizzazione su questo tema affinché il tifo per le squadre di calcio vada avanti nel modo giusto e non diventi l’occasione per dare vita a episodi di violenza come quello che si è consumato ieri su cui sta ben indagando la magistratura e che credo porterà a conseguenze esemplari.
C’è stato un morto e ci sono stati venticinque arresti in carcere, questo – ha concluso il presidente – fa capire quanta attenzione debba essere attribuita al grave episodio, che non rispecchia l’indole pacifica del popolo lucano”.