Tre persone sono state arrestate in flagranza di reato con l’accusa di sequestro di titoli per un valore complessivo di 200 milioni di euro operato dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Matera. I particolari sono stati llustrati in mattinata nel corso di una conferenza stampa presso il Comando provinciale dei Carabinieri di Matera. A far scattare le indagini è stato lo scambio di un contenitore avvenuto in un’area di servizio di Altamura tra Massimo Gambino, romano di 59 anni residente in Svizzera e due imprenditori, E.L., di 56 anni, nato a Catania e residente a Riccione e G.M. di 56 anni, nato a Bologna e residente a Minerbio. La scena è stata notata da un carabiniere di Matera, che ha scoperto questo giro di assegni falsi dopo aver fermato le due auto che si erano ritrovate per lo scambio dell’involucro che conteneva quattro assegni da 50 mila euro ciascuno, tutti falsi ma legati ad un blocchetto di ottanta assegni spediti con un corriere da una Banca di Genova, la Acsidea spa, ex Secury Global ad una filiale della banca Carige di Bari. Lo smarrimento di questo blocchetto di assegni fu denunciato nel marzo 2011. Lo svizzero è stato arrestato con l’accusa di riciclaggio mentre per i due imprenditori emiliani sono scattate le manette per concorso in ricettazione aggravata. Le indagini condotte dai Carabinieri e coordinate dal pm Giuseppe Dentamaro e dalla Procura della Repubblica di Bari proseguono per ricercare gli altri 76 titoli legati a quel blocchetto di assegni. indagini sono state avviate per cercare gli altri 76 titoli mancanti. Gli inquirenti voglio anche capire perchè le persone coinvolte in questo scambio sono transitate da Matera prima di raggiungere Altamura e a cosa servivano i quattro assegni consegnati dallo svizzero ai due imprenditori emiliani. Durante la conferenza stampa i Carabinieri hanno precisato che il romano attualmente trasferito in Svizzera è già noto alle forze dell’ordine per altri reati commessi contro il patrimonio mentre uno dei due imprenditori emiliani è stato coinvolto in episodi di microcriminalità e denunciato per furto e falso.
Nella fotogallery da sinistra verso destra il romano emigrato in Svizzera Massimo Gambino e i due imprenditori E.L., di 56 anni, nato a Catania e residente a Riccione e G.M. di 56 anni, nato a Bologna e residente a Minerbio. I tre arrestati sono stati trasferiti nel carcere di Bari.
A seguito di un veloce accertamento la Procura di Bari ha riconosciuto l’innocenza di E.L. modificando la posizione dell’interessato da imputato a parte offesa.