“Il decreto del neo ministro della Giustizia Orlando che mantiene gli uffici del Giudice di pace è sicuramente un’ottima notizia e va nella direzione auspicata di snellire il lavoro della magistratura e dei tribunali, e nel contempo fornire un punto di riferimento importante per i cittadini che continuano a rivendicare il diritto alla giustizia nei tempi europei”. E’ il commento del consigliere provinciale di Potenza Vittorio Prinzi che aggiunge: “sono state accolte le istanze degli enti locali e nella nostra regione per ben 19 uffici del giudice di pace operanti nel distretto della Corte di Appello di Potenza che resteranno operativi: Chiaromonte, Lauria, Polla, Sant’Arcangelo e Sapri; Irsina, Pisticci, Rotondella, San Mauro Forte, Stigliano; Acerenza, Avigliano, Bella, Calvello, Marsiconuovo, Pescopagano, Venosa, Vietri di Potenza e Viggiano”.
Nel ricordare le numerose iniziative assunte personalmente e dal Consiglio Provinciale di Potenza tra cui il sostegno all’Anci Nazionale per l’avvio di un tavolo ANCI-Ministero della Giustizia per contribuire a realizzare le condizioni per tenere aperte tali sedi giudiziarie, anche a costo di scaricare sui Comuni i problemi gestionali che ne discendono, Prinzi afferma che “sono stati scongiurati gli effetti fortemente penalizzanti che avrebbe prodotto l’accorpamento di tutte le questioni di competenza del giudice di pace di ben nove uffici della provincia di Potenza, tra l’altro di un’area così vasta che va dall’Alto Bradano alla Val d’Agri, alla sede unica di Potenza. Chiudere le sedi di Viaggiano e Marsiconuovo – aggiunge Prinzi – avrebbe comportato una giustizia negata per migliaia di cittadini senza tenere minimamente conto delle specificità del nostro territorio, delle distanze notevoli di molti uffici periferici dal capoluogo, della insufficienza di una struttura adeguata a ricevere carichi di lavoro che riguardano l’intera provincia”.
Nel sottolineare che “l’ufficio del giudice di pace è competente a giudicare controversie civili e penali che, anche se di valore limitato, misurano il livello di giustizia nel nostro Paese”, il consigliere afferma che “a poco meno di 25 anni dalla legge di istituzione (la 374/91) lo spostamento di tutte le questioni di competenza del giudice di pace alla sede di Potenza di fatto avrebbe negato l’espletamento di servizi di giustizia a migliaia di cittadini. Una situazione aggravata dalla soppressione del Tribunale di Melfi con il risultato che oggi al Tribunale di Potenza ci sono cause civili iscritte al 2020”.