“Il nuovo regolamento europeo della famiglia” che riscrive il regolamento di Bruxelles II bis 2201/2003 al centro del convegno promosso questa mattina nella sala conferenze del Museo Ridola di Matera dal Consiglio dell’ordine degli Avvocati di Matera, dalla Scuola Superiore della Magistratura-formazione decentrata di Basilicata, dalla Camera Nazionale Avvocati per le persone, le relazioni familiari e i minorenni sezione di Matera e dal Tribunale di Matera.
Un evento straordinariamente importante nell’intero panorama ordina mentale comunitario, che ha disciplinato il novellato articolato regolamentare istituti e questioni assai rilevanti non solo e non tanto dal punto di vista squisitamente giuridico, ma anche e soprattutto per favorire ed accelerare l’improcrastinabile esigenza di integrazione sociale delle genti che si riconoscono nell’emblema comunitario.
I lavori sono stati aperti dal capo dipartimento per gli affari di giustizia del Ministero della Giustizia Maria Casola. A seguire le relazioni di Giuseppe Buffone magistrato e componente dell’ufficio legislativo del Ministero della giustizia, Joanna Serdynska dell’Ufficio legislativo commissione Europea UE, Paolo Bruno magistrato e Consigliere per la giustizia e gli affari interni alla rappresentanza permanente d’Italia presso l’UE, Angela Liquindoli, avvocato del Foro di Monza, Rosa Patrizia Sinisi, Presidente della Corte di Appello di Potenza e Giorgio Pica, Presidente del Tribunale di Matera.
Di seguito l’intervista rilasciata dal capo dipartimento per gli affari di giustizia del Ministero della Giustizia, Maria Casola: “Il Ministro Bonafede hanno un’attenzione rigorosa e premurosa alle vicende del diritto di famiglia sopratutto quando emergono la conflittualità e la presenza di minori e i rapporti che scavalcano i confini nazionali. Gli elementi di maggiore criticità che spesso acuiscono nei momenti di difficoltà già esistenziale e personale, li acuiscono non solo con complicazioni di natura amministrativa e burocratica ma anche come spese di interpretariato e traduzione di atti. C’è necessità di attenzionare sia i soggetti fragili come i minorenni sia le unioni che si trovano ad attraversare momenti di difficoltà. Il Governo ha recepito il regolamento europeo con la firma del Ministro Bonafede nel dicembre scorso. La firma ha consentito di arrivare a questo risultato con grandissima soddisfazione dopo che il dipartimento interno del Ministero per tre anni ha seguito in prima persona questo processo e ha ottenuto risultati apprezzabili dal nostro punto di vista, che sono più tutela per i minori, l’audizione dei minori, la ricerca dei minori sottratti, la possibilità di garanzia degli accordi raggiunti in uno Stato e nell’altro Stato automaticamente, quindi misure che giovano in maniera efficace e concreta a tutti”.
Michele Capolupo
La fotogallery del convegno (foto www.SassiLive.it)