E’ stato un amico coetaneo a uccidere Matteo Barbalinardo, giovane diciassettenne di Marconia. I particolari sugli sviluppi delle indagini concernente l’omicidio di Matteo Barbalinardo a Marconia di Pisticci sono stati illustrati in mattinata nel corso di una conferenza stampa di dirigente del Commissariato di Polizia di Pisticci, Domenico Di Vittorio, accolto a Matera dal dirigente della Squadra Mobile Fulvio Manco e dal vice questore Luisa Fasano.
Il giovane Matteo Barbalinardo è uscito di casa giovedì scorso ma non è più rientrato a casa e la madre, l’unica familiare di Matteodopo il divorzio dal marito, ha segnato in serata la scomparsa ai Carabinieri di Pisticci.
Ad occuparsi delle ricerche le forze dell’ordine, i vigili del fuoco e alcuni volontari. Nella mattinata di domenica è stato comunicato agli agenti del Commissariato di Polizia che probabimente c’era un cadavere in un edificio in costruzione allo stato rustico, il cui cantiere è inattivo da tempo, poco distante dalla sua abitazione. A quel punto è scattata la segnalazione alla Questura di Matera ed è intervenuta sul posto anche la Polizia Scientifica, coordinata dal dirigente Giuseppe Fiore. Il quadro indiziario ha portato gli investigatori a casa del suo amico, l’ultimo ad aver visto Matteo Barbalinardo prima della scomparsa. A casa del giovane è scattata una perquisizione che ha permesso di ritrovare un coltello a serramanico lungo 17 centimetri di cui 7 di lama, di quelli che si utilizzano anche per il bricolage. Il giovane ha ammesso di aver ucciso il suo amico Matteo e di aver inferto i due fendenti mortali alla gola, poi in preda alla disperazione ha inferto altri colpi all’addome e quindi ha ricoperto il corpo con un telo di materiale tessuto non tessuto utilizzato in edilizia per poi fuggire. Il giovane omicida, trasferito in stato di fermo nell’istituto penale minorile di Potenza e a disposizione della Procura della Repubblica, è accusato di omicidio volontario, occultamento di cadavere e porto abusivo di coltello fuori dall’abitazione. Non è ancora chiaro il movente dell’omicidio, ache perchè devono essere ancora eseguiti gli accertamenti medico-legali sul corpo della vittima. Il reo confesso ha solamente dichiarato la dinamica che ha portato alla morte di Matteo Barbalinardo. I due giovani si sono ritrovati nella mattinata di giovedì per una discussione che è sfociata in un corpo a corpo e quindi nell’omicidio. Secondo le ipotesi investigative Matteo Barbarinaldo sarebbe morto nel pomeriggio di giovedì scorso. Gli inquirenti sono al lavoro per definire il movente dell’omicidio, la pista privilegiata resta quella della droga. Il magistrato che conduce le indagini per il Tribunale di Potenza è Carmine Olivieri. In proposito è stato precisato che la vittima, che non frequetava le scuole superiori e cercava di guadagnare qualcosa raccogliendo verdure nei campi in maniera saltuaria, era noto alle forze dell’ordine per precedenti di polizia legati allo spaccio di stupefacenti e quindi per reati amministrativi mentre l’omicida è incensurato e fino allo scorso anno aveva frequentato l’Istituto Alberghiero. Il delitto ha sconvolto la tranquilla comunità di Marconia e di Pisticci, certamente non abituata a episodi criminali di tale gravità.
Michele Capolupo
Omicidio Matteo Barbalinardo, intervento del sindaco di Pisticci Viviana Verri
Oggi la nostra comunità è sconvolta per la scomparsa di Matteo, dopo giorni di speranza e di grande impegno di forze dell’ordine e volontari, che ringrazio per il lavoro svolto nelle ricerche.
Le indagini dovranno fare chiarezza su quello che è accaduto, che comunque ci porta a riflettere sulla necessità di una maggiore coesione sociale, che non faccia sentire solo chi vive difficoltà personali o familiari, soprattutto tra le fasce di popolazione più giovani e sensibili.
L’Amministrazione Comunale, a nome di tutta la cittadinanza, si stringe attorno al dolore che ha colpito la famiglia Barbalinardo.
Il Sindaco Viviana Verri
La fotogallery della conferenza stampa (foto www.SassiLive.it) e tre immagini di Matteo Barbalinardo