Il Comando Stazione Forestale di Scanzano Jonico (Matera) ha accertato diversi illeciti consumati presso gli allevamenti intensivi di bovini e bufali, presenti in diversi Comuni della fascia Jonica Lucana.
Gli Agenti del Corpo Forestale dello Stato hanno riscontrato, insieme all’ARPAB di Matera, l’inquinamento delle acque pubbliche superficiali a causa dello sversamento degli effluenti zootecnici provenienti dagli allevamenti.
Ciò in quanto le acque inquinate scorrevano, senza ulteriori trattamenti, direttamente a mare.
Ne conseguiva l’integrazione di illeciti sul benessere animale, poiché il bestiame era costretto a stazionare nelle sue stesse deiezioni.
Sono stati scoperti, altresì, numerosi abusi edilizi consistenti nella realizzazione dei locali di stabulazione e delle concimaie.
A seguito dei controlli, sono state poste sotto sequestro più di 7.000 mq. di stalle, elevate sanzioni per oltre 25.000 euro e deferiti all’ A.G. i responsabili legali di cinque aziende proprietarie degli allevamenti. In capo ad essi, vige ora l’obbligo di ripristino ambientale.
Dai controlli sulla consistenza numerica dei capi sono emerse, inoltre, ipotesi di reato gravissime : falso ideologico in atto pubblico; frode in commercio per la vendita di carni pericolose, in quanto non sottoposte ai prescritti controlli sanitari; truffa aggravata perpetrata ai danni dello Stato, per il conseguimento di erogazioni pubbliche.
I controlli eseguiti dal Corpo forestale dello Stato rientrano nei compiti di tutela dell’ambiente ed, in particolare, della salute pubblica nel settore agro – alimentare e del patrimonio zootecnico italiano, al fine di escludere la diffusione di malattie infettive quali la tubercolosi, la leucosi e la brucellosi.