Un nuovo colpo è stato messo a segno dai Carabinieri al traffico ed allo spaccio di droga che transita sul tratto “Jonico” della S.S. 106 e della S.S. 407 “Basentana”. È quanto hanno messo in atto i Carabinieri della Stazione di Metaponto e della Radiomobile di Pisticci, che hanno arrestato un uomo di 49 anni di Ferrandina, disoccupato, con pregiudizi di Polizia e già noto alle Forze dell’Ordine. Una pattuglia della predetta Stazione, in servizio di perlustrazione sulle predette arterie, alle ore 20:00 circa, ha intimato l’ALT alla moto di grossa cilindrata di proprietà dell’arrestato, all’imbocco della Basentana, proveniente dallo svincolo della SS 106 Jonica. Il conducente del mezzo, durante il controllo di Polizia, mostrava segni di nervosismo, tali da indurre i militari operanti, insospettiti dal comportamento tenuto, a procedere alla sua perquisizione. A nulla è servito il tentativo dello stesso, pensando a torto di farla in barba ai militari, di disfarsi di un involucro lasciato cadere nella cunetta adiacente al ciglio della strada. Il movimento, non sfuggito ai Carabinieri, nel frattempo raggiunti anche dai colleghi della Radiomobile, giunti in rinforzo, permetteva il recupero di detto involucro che, al suo interno, celava 100 grammi netti di sostanza stupefacente del tipo eroina grezza, nello specifico “brown sugar”, allo stato puro, così come confermato dalle prime analisi effettuate con il Narcotest. Lo stupefacente, sequestrato, è stato inviato presso i laboratori LASS di Vietri di Potenza per le analisi quali-quantitative, dove verrà stabilito, oltre alla esatta percentuale di principio attivo, anche quante dosi possono ricavarsi con detta partita di “roba” e, pertanto, formulare una stima del valore commerciale. Anche la moto, quale strumento utilizzato per commettere il reato, è stata sottoposta a sequestro penale finalizzato alla confisca.
Terminate le formalità di rito, su disposizione del P.M. di turno, dott.ssa Annunziata Cazzetta, l’arrestato è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Matera a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale della medesima città.