È stato incastrato da una stella a cinque punte tatuata sul braccio destro ed una estesa ecchimosi sul braccio sinistro: grazie a questo “indizio”, ripreso dalle telecamere della videosorveglianza, gli agenti dei commissariati San Giovanni e Porta Maggiore – diretti rispettivamente da Mauro Baroni e Irene Di Emidio e coordinati dal Pool “Reati contro il patrimonio” della Procura di Roma – hanno arrestato a Roma I.F., 34enne originario di Tricarico e già noto alle forze dell’ordine, e B.C. per aver rapinato tre farmacie, fra l’8 e l’11 luglio all’Esqulino, sulla via Casilina e la Tuscolana.
Per il 34enne è stato fatale l’ultimo colpo messo a segno insieme al suo complice ai danni di una farmacia in zona Esquilino, l’8 luglio scorso, a cui ne hanno fatto seguite altre due i successivi 10 e 11 luglio sulla via Tuscolana e la via Casilina.
Gli investigatori hanno così capito che uno dei due rapinatori di piazza Fanti poteva essere lo stesso responsabile dei due precedenti colpi. A condurre gli agenti sulle sue tracce e alla sua successiva identificazione del 34enne, la stella a cinque punte tatuata sul braccio destro ed una estesa ecchimosi sul braccio sinistro.
Un altro aiuto importante per gli investigatori, è poi arrivato dalla visione delle immagini di videosorveglianza dell’ultima farmacia rapinata che hanno permesso di individuare le fattezze fisiche del complice e hanno altresì confermato ancora di più la presenza dell’uomo.
Le ricerche dei due, terminate in via Frascati dove sono stati bloccati, si sono concentrate nei luoghi abitualmente frequentati dal giovane originario del sud Italia, già conosciuto dalle forze dell’ordine. Perquisito, il 34enne è stato trovato in possesso di 320 euro; nello zaino del complice invece, gli agenti hanno trovato l’arma utilizzata nelle rapine, una replica di una pistola a tamburo.
Sottoposti a fermo, i due, entrambi con precedenti di polizia, sono stati tradotti presso il carcere di Regina Coeli a disposizione dell’ Autorità Giudiziaria. Gli investigatori stanno indagando ulteriormente al fine di verificare se i due fermati abbiano commesso altri reati della stessa indole.