Il Corpo Forestale dello Stato ha deferito al tribunale di Matera l’autore di un incendio boschivo colposo e di altri reati. L’uomo aveva appiccato il fuoco per eseguire lavori di pulizia del terreno, ma le fiamme si sono propagate nel bosco limitrofo.
Il personale del Corpo Forestale dello Stato del Comando Stazione di Scanzano Jonico ha denunciato per il reato di incendio boschivo colposo ed altri reati, un uomo di Scanzano Jonico.
Durante lo svolgimento di un controllo finalizzato all’attività di prevenzione e repressione dei reati di incendio, nella mattinata del 2 luglio 2015, in territorio di Scanzano Jonico, località “Lido Torre”, la pattuglia forestale aveva proceduto a fare spegnere un fuoco, acceso per la ripulitura di sterpaglie e limitrofo ad un’area boscata.
Alla persona trovata sul posto intenta alla ripulitura veniva contestata la violazione di cui alla legge 21.11.2002 n. 353 e veniva elevato nei suoi confronti verbale amministrativo per un importo di € 2.065,00, in quanto è vigente il divieto di accensione fuoco in periodo di grave pericolosità incendi, dichiarata dalla Regione Basilicata, dal 1 luglio al 15 settembre 2015.
Nello stesso pomeriggio veniva segnalato un incendio in atto, nella medesima località dell’accertamento della mattinata.
Quindi, allertate le strutture antincendio, il personale forestale si recava nuovamente sul posto e da un’attenta attività di indagine mediante l’utilizzo del sistema investigativo denominato M.E.F. (metodo delle evidenze fisiche), metodo basato su puntuali criteri di lettura degli effetti sul suolo e sulla vegetazione provocati dal passaggio del fuoco, si è risaliti al punto di inizio dell’incendio, individuato laddove, nella stessa mattinata, era avvenuta la bruciatura delle stoppie.
La difficoltà di prevedere il comportamento del fuoco e le condizioni meteorologiche facevano sì che dall’incauta accensione e dalla mancanza delle dovute precauzioni, si sviluppasse un incendio boschivo, spento solo dopo alcune ore, grazie all’intervento del Corpo Forestale dello Stato, Vigili del Fuoco, protezione Civile e volontari antincendio.
Solo con l’immediato intervento sul fuoco si è impedito che le fiamme si propagassero nella pineta litoranea di elevato pregio naturalistico ed ambientale.
L’incendio si è sviluppato per un’estensione di circa 3,00 ettari, di cui ettari 0,50 in terreno rimboschito da piante di Pino D’Aleppo ed Eucalipto ed ettari 2,70 di frutteto abbandonato e terreno incolto.
Durante gli stessi accertamenti, si è avuto modo di appurare che la persona oltre ad essersi resa responsabile del reato di incendio boschivo colposo, aveva occupato abusivamente un edificio e terreni di proprietà pubblica, oltre che chiuso arbitrariamente l’accesso a terreni comunali; pertanto è stato deferito all’A.G., anche per i reati di invasione di terreno ed edifici, danneggiamento, appropriazione indebita ed usurpazione di beni immobili.