Si sono concluse le indagini preliminari su concorsi truccati e nomine pilotate nella sanità lucana nell’ambito della quale il presidente della giunta regionale, Marcello Pittella, è agli arresti domiciliari dal 6 luglio scorso. L’operazione “Suggello”, condotta dalla Guardia di Finanza e coordinata dal pm di Matera, Salvatore Colella, portò all’arresto in carcere di due persone, ai domiciliari per altre 20 e a otto obblighi di dimora, su disposizione del gip, Angela Rosa Nettis. Il Tribunale del riesame ha rigettato il ricorso di Pittella, confermando gli
arresti domiciliari: ora il governatore aspetta il giudizio della Corte di Cassazione.
A partire dal 20 settembre scattano i canonici 20 giorni per eventuali memorie difensive, integrazioni di documentazione e per richieste di provvedimenti di remissione in libertà. Nei prossimi giorni potrebbe quindi arrivare il provvedimento di revoca degli arresti domiciliari per il governatore lucano Marcello Pittella.
L’inchiesta come è noto ha provocato un “terremoto politico” in Basilicata e che potrebbe incidere sull’esito delle prossime elezioni regionali, la cui data però non è stata ancora decisa.