L’anticipo della data delle prossime elezioni regionali a seguito della sentenza del Tar Basilicata che ha accolto il ricorso del Movimento 5 Stelle coincide con un’altra richiesta di revoca del divieto di dimora da parte dei legali di Marcello Pittella, Donatello Cimadomo e Franco Coppi, questa volta inviata al Gup, il giudice dell’udienza preliminare, Angelo Onorati. Ricordiamo che Marcello Pittella è stato coinvolto dal 6 luglio scorso nell’inchiesta “Il suggello” sulla Sanità lucana. Come è noto il 28 dicembre scorso il Tribunale del Riesame di Potenza aveva esaminato nuovamente la possibilità di revocare il divieto di dimora nel capoluogo di regione nei confronti di Marcello Pittella. Ma il Tribunale del Riesame aveva “ignorato” la sentenza della quinta sezione penale della Corte di Cassazione dell’11 dicembre scorso che aveva ritenuto, dopo aver esaminato tutta la documentazione, che non erano emersi “gravi indizi di colpevolezza”, tali da giustificare “esigenze cautelari” a carico di Marcello Pittella.
Ricordiamo che la quinta sezione penale della Cassazione il 26 novembre scorso decise di accogliere il ricorso presentato dai difensori dell’indagato contro l’ordinanza del 20 luglio scorso con cui il Riesame di Potenza aveva confermata la misura cautelare degli arresti domiciliari per Pittella, emessa dal gip il 6 luglio scorso, poi sostituita il 20 settembre scorso con quella del divieto di dimora a Potenza.
Ad oggi il governatore lucano Marcello Pittella è ancora sospeso dall’incarico per effetto della legge Severino ma nei prossimi giorni se il Gup accoglierà la richiesta dei suoi legali, ci potrebbe essere un svolta politica clamorosa, con il ritorno in campo di governatore per un “Pittella bis” in vista delle prossime elezioni regionali che si terranno nel mese di marzo 2019.
Intanto il pm Salvatore Colella ha chiesto il rinvio a giudizio per le persone coinvolte nell’inchiesta e tra questi figura Marcello Pittella. La prima udienza è fissata al 12 aprile 2019.
Michele Capolupo