Militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Matera, all’esito di specifici accertamenti aventi ad oggetto un intervento finanziato dalla Regione Basilicata per la riqualificazione urbana di un Borgo cittadino, hanno appurato che il soggetto attuatore – per il tramite di un’altra società appartenente al medesimo gruppo societario – ha avuto altresì accesso ad un’ulteriore agevolazione, con fondi nazionali concessi ai sensi della Legge 488/92 (settore turismo), per la realizzazione di una struttura ricettiva di pregio, edificata su un’area già destinataria del primo finanziamento pubblico.
La duplice agevolazione – attuata anche con l’avallo di un dirigente della Regione Basilicata – violando sia i requisiti previsti dalla specifica normativa sia le prescrizioni dettate dalla Convenzione sottoscritta con la P.A., ha, di fatto, consentito al gruppo economico l’indebita percezione di un finanziamento pubblico erogato nella misura di oltre 2 milioni di euro.
Gli elementi raccolti nel corso delle indagini hanno portato al deferimento alla locale Procura della Repubblica sia dei legali rappresentanti delle Società coinvolte in ordine al reato previsto dall’art. 316 ter C.P. (indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato.), sia del dirigente Pubblico della Regione Basilicata per l’art. 479 del C.P. (falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici), nonché alla contestazione dell’illecito amministrativo alle persone giuridiche (ex art. 24 del D. Lvo 231/2001), nello specifico due società di capitali, attraverso le quali è stata perpetrata l’ingente frode.
L’attività conclusa ha altresì consentito di dare avvio al procedimento di revoca e recupero del finanziamento indebitamente percepito da parte del Ministero dello Sviluppo Economico.