Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata dalla signora Camilla Schiuma, mamma di Anna Rosa Fontana, la donna uccisa dal suo ex convivente Paolo Chieco il 7 dicembre 201o, al Procuratore della Repubblica del Tribunale di Matera per esporre una serie di fatti registrati in occasione dell’udienza del 18 gennaio 2012 in cui l’imputato Paolo Chieco proferiva in Triubunale gravi offese e calunnie, sia nei confronti della signora, sia nei confronti di Fontana Anna Rosa, con diffamazioni inaudite.
PROCURATORE DELLA REPUBBLICA – MATERA
Oggetto: Chieco Paolo – Imputato
Proc . n. 4041/05 NR
Giudice dott.ssa DI LENA – prossima udienza 08/02/2012
La sottoscritta Camilla Schiuma, genitrice della vittima FONTANA Anna Rosa, parte offesa anche nel procedimento indicato in oggetto, si pregia esporre Quanto segue.
Alla udienza del 18/01/2012, rinviata all08/02/2012 per la decisione, veniva sentito quale imputato il CHIECO Paolo, omicida della figlia Anna Rosa, per cui è fissato il procedimento relativamente all’omicidio dinanzi al GUP di Matera per la udienza del 28/02/2012.
In occasione della audizione del citato CHIECO in data 18/01/2012, lo stesso proferiva delle gravi offese e calunnie, sia nei confronti della sottoscritta, sia nei confronti di Fontana Anna Rosa, con diffamazioni inaudite. Il tutto risulta verbalizzato nel procedimento celebratosi il 18/01/2012.
Dal verbale della detta udienza, è facile rilevare che lo stesso, nonostante egli sia l’omicida di mia figlia, ha profferito ingiurie e diffamazioni di inaudita gravità.
Infatti, il CHIECO ha dichiarato che mia figlia fosse affetta da alcolismo, laddove da anni non lo era più, avendo contratto tale vizio proprio durante la convivenza con il citato CHIECO Paolo che era cessato con la cessazione della convivenza ed interruzione di ogni rapporto con lo stesso.
Il CHIECO, inoltre, contro ogni verità, assumeva che Fontana Anna Rosa avesse abortito, laddove era ben chiaro che la stessa aveva concepito con il medesimo solo la piccola Francesca.
E’ di palese evidenza che tale comportamento diffamatorio, oltre ad investire
La sottoscritta come persona e come madre, costituisce, altresì, mezzo difensivo spregiudicato, in previsione della prossima udienza dinanzi al GUP del 28/02/2012, al solo fine di rivendicare attenuanti al suo omicidio spietato e crudele.
Infatti, lo stesso ha già beneficiato del medesimo rito abbreviato nel precedente tentato omicidio del 2005, rito alternativo richiesto anche nella causa di omicidio volontario operato il 07/12/2010.
Si rappresenta quanto sopra, non solo ai fini della responsabilità penale che dovesse risultare dal verbale 18/01/2012 dinanzi al Giudice dott.ssa DI LENA, per cui la presente deve considerarsi querela ad ogni effetto di legge ai fini della punizione per i fatti ivi esposti, – ma si intende segnalare la subdola operazione difensiva al fine di beneficiare delle attenuanti ingiuste e contro legge, avendo lo stesso sperimentato positivamente tale comportamento nel precedente tentato omicidio della medesima Fontana Anna Rosa nell’anno 2005.
Peraltro, il suddetto comportamento, bieco e privo di ogni umanità, non ha mai avuto alcun momento di cedimento o pentimento, anzi non ha tralasciato occasione di esprimere la sua malvagità anche in occasione dell’udienza GUP del 15/11/2011. Anche in tale occasione, infatti, uscendo dall’aula ed alla presenza degli agenti della Polizia Penitenziaria, rivolgeva alla scrivente ed a tutti i familiari presenti un manifesto atto di ingiuria le “corna” a loro indirizzo.
A conferma di tale atteggiamento ingiurioso, si allega fotocopia di una delle pubblicazioni giornalistiche ritraente l’immagine di spregio sopra indicata.
Tanto codesta Procura vorrà considerare ai fini propri della tutela delle azioni penali in corso.
Con ossequi
Camilla Schiuma.