Il vice segretario regionale O.S.A.P.P. Basilicata Giuseppe Cappiello ha inviato una lettera al governatore lucano Vito Bardi, al sindaco di Palazzo San Gervasio, Michele Mastro e al sindaco di Melfi Livio Valvano per chiedere l’intitolazione della Casa Circondariale di Melfi a Giuseppe Lorusso, Agente di Custodia originario di Palazzo San Gervasio, Medaglia d’Oro al Merito Civile alla Memoria, vittima di un vile agguato a Torino il 19 Gennaio 1979. Di seguito la nota integrale.
Oggetto: Intitolazione Casa Circondariale Melfi a Giuseppe Lorusso, Agente di Custodia, Palazzo San Gervasio (PZ), 03 Gennaio 1949 – Torino, 19 Gennaio 1979, Medaglia d’Oro al Merito Civile alla Memoria, vittima di un vile agguato a Torino il 19 Gennaio 1979
Assegnare il nome ad un Istituto Penitenziario è un’operazione culturale, che deve tenere conto di diversi aspetti: storici, politici, territoriali. A tal fine è necessario una discussione approfondita che vagli seriamente e serenamente i contributi per approdare a tale soluzione . Non si tratta di prendere il primo nome che capiti, magari il più altisonante o roboante, per darsi un tono o per dire “IO faccio questa richiesta”. Si tratta invece di richiamare alla memoria storica, spesso pigra e offuscata, l’esempio, l’accaduto, il territorio, le origini, ma in questo caso, soprattutto il senso del dovere, delle Istituzioni e della Divisa che si indossa cucita sulla propria pelle, per fa si che nella mente presente e futura della popolazione, della Stato e delle Istituzioni, resti vivo il ricordo di una personalità che merita memoria e riconoscenza.
Si tratta di una figura semplice, un figlio della nostra Terra, del nostro amato Sud, sempre bistrattato e spesso dimenticato, un uomo di umili origini, che come tanti, veste la divisa degli Agenti di Custodia per servire lo Stato, che vuole essere partecipe di quella rivoluzione culturale e sociale all’interno delle Carceri Italiane, dove, con il suo senso di appartenenza e di dovere, voleva essere partecipe, in quel periodo storico e stragista, a quella riforma epocale e di cambiamento all’interno dell’Istituto di Pena di Torino, dove svolgeva con rigore e disciplina, il compito a lui assegnato, e dove purtroppo perse la vita in quel vile attentato del 19 Gennaio 1979, rivendicato dall’organizzazione armata di prima linea.
Non aggiungo altro di personale oltre a quanto detto, perché ritengo che poco o nulla di valido, in verità, potrei aggiungere, anche perché già è stato detto tutto sulla figura umana e professionale di Giuseppe Lorusso, voglio solo aggiungere che tale richiesta vuole essere un ulteriore senso di vicinanza alla sua famiglia da parte delle Istituzioni e in questo caso, alle sue origini territoriali Lucane, vista la vicinanza dal suo paese natio a Melfi.
A mio parere l’intitolazione della Casa Circondariale di Melfi a Giuseppe Lorusso si impone quasi da sé e la mia speranza, attraverso la presentazione di questa missiva, è che anche voi, quali rappresentanti a vario titolo delle Istituzioni Locali e Regionale, possiate convenirne e farvi fautori e promotori con i vertici dell’Amministrazione Penitenziaria e il Ministro della Giustizia al fine di dare il giusto riconoscimento a un fratello e figlio della nostra terra, ucciso vilmente poiché riconosciuto quale uomo dello Stato.