Libera Basilicata si costituisce parte civile nel processo contro Eni. Di seguito la nota integrale.
Giovedì 1 luglio 2021 a Potenza si terrà l’udienza presso il Gup che riguarda la multinazionale del petrolio ENI accusata di disastro ambientale. L’associazione Libera ha chiesto di potersi costituire parte civile.
Ricordiamo che l’Eni (con diversi funzionari) è stata condannata in primo grado nell’ambito del processo sulle estrazioni petrolifere in Basilicata. Il Tribunale di Potenza ha condannato a pene comprese tra i 16 e i 24 mesi di reclusione i vertici dell’Eni di Viggiano nel processo sulla gestione di reflui del Centro olio Val d’Agri. La vicenda portò al sequestro – durato circa quattro mesi – del Centro Oli di Viggiano e l’accusa riguardava l’improprio smaltimento dei rifiuti prodotti dal Centro.
Tra gli obiettivi di Libera da sempre vi è anche la tutela ambientale e, in particolar modo, il sostegno ai cittadini attivi per la lotta alla legalità e alla difesa dei territori. Libera da anni si impegna concretamente contro gli abusi di potere di chi tradisce i propri doveri
nell’espletamento delle funzioni pubbliche.
Degrado e distruzione sono frutto di un inquinamento più diffuso e su più livelli, come dice il nostro fondatore don Luigi Ciotti, ‘’che sporca l’etica, i comportamenti, le parole e molti ambiti della vita politica ed economica. La tutela della natura e la giustizia sociale devono essere considerate binomio inscindibile. Perché i disastri ambientali e quelli sociali non sono crisi diverse ma un’unica grande crisi socio-ambientale’’.
Per Libera ‘’costituirsi parte civile è un’ azione di civiltà fondamentale per riprendere la dignità violata da tanti, troppi anni, di inerzia, opportunismi, collusioni e connivenze consumati sulla pelle dei cittadini. È importante guardare in faccia e capire le grandi
responsabilità di coloro che vengono processati e l’enorme danno che hanno fatto alla società, alla comunità e al Paese’’.