L’attività di controllo del territorio dalla Polizia di Stato finalizzata alla prevenzione e repressione dei reati nella provincia di Matera ha permesso di scoprire altri casi di furto di energia elettrica e di procedere all’arresto di tre persone.
Personale del Commissariato di P.S. di Pisticci, diretto dal Commissario Capo Gianni Albano, ha eseguito specifiche verifiche unitamente a tecnici dell’Enel SpA.
Gli operatori hanno controllato i locali di un’abitazione in Marconia di Pisticci, che ricomprende anche un’officina meccanica.
All’arrivo dei poliziotti, nonostante la presenza di operai al lavoro nell’officina e malgrado l’abitazione adiacente e l’annesso giardino fossero diffusamente illuminati, il contatore elettrico registrava zero consumi.
E’ stato quindi accertata l’esistenza di un collegamento abusivo direttamente al cavo dell’Enel, che consentiva di alimentare l’abitazione senza alcun costo.
Lo stesso collegamento illecito era stato attivato per l’officina meccanica.
Il proprietario della casa, intestatario dell’utenza manomessa e il gestore dell’officina sono stati entrambi sottoposti agli arresti domiciliari per furto continuato ed aggravato in concorso.
A seguito di ulteriori accertamenti, gli investigatori pisticcesi hanno scoperto che l’officina meccanica era totalmente abusiva, priva di ogni autorizzazione di legge. Sono in corso ulteriori verifiche per accertare le responsabilità del gestore anche in merito all’abusivo esercizio della professione. Nel frattempo, è stato disposto a suo carico il sequestro amministrativo degli strumenti impiegati per l’attività di meccanico.
In un altro caso l’attenzione è stata focalizzata su un noto locale di intrattenimento in agro di Marconia.
Gli ambienti della struttura si presentavano completi di un ampio sistema di illuminazione, sia interno che esterno, con annessa alimentazione elettrica: dell’open space, dei mini appartamenti presenti all’interno dell’immobile, della cucina nonché di diversi elettrodomestici.
Tutto apparentemente normale e regolare se non fosse per un magnete di grosse dimensioni scoperto sulla parte superiore del contatore Enel, che inibiva completamente qualunque forma di calcolo e di conteggio energetico.
L’accurata e minuziosa verifica eseguita all’interno della cabina contenente il contatore ha permesso di appurare che grazie al magnete, sottoposto perciò a sequestro, quasi il 70 % dell’energia effettivamente consumata non veniva registrata, procurando così un cospicuo ed indebito guadagno al responsabile del locale, il quale è stato pertanto anch’egli sottoposto agli arresti domiciliari.
I servizi di attento controllo del territorio della Polizia di Stato proseguiranno nei prossimi giorni.