E’ accaduto nel centro di accoglienza “Rajo de Luna”, sito in contrada Incoronata di Pisticci, dove sono presenti, in attesa del riconoscimento di asilo politico, un centinaio di rifugiati di varie nazionalità. Erano le ore 15 circa di martedì 16 agosto, quando le Forze dell’ordine sono state allertate da personale del 118 chiamato a soccorrere alcuni extracomunitari rimasti feriti in una rissa. I Carabinieri della Compagnia di Pisticci, giunti sul posto, riuscivano a sedare gli animi con l’aiuto del personale dell’azienda che gestisce la struttura e delle altre Forze di Polizia intervenute a manforte. Grazie all’intervento di alcuni interpreti, i militari riuscivano a ricostruire l’intera vicenda. L’episodio scatenante: il litigio di due ospiti, uno di nazionalità Nigeriana, l’altro del Mali, che per futili motivi sono venuti alle mani. Il Nigeriano, dopo uno scambio di pugni, colpiva alla testa il suo avversario con una sedia dandosi alla fuga inseguito dai connazionali del ferito che, vedendolo sanguinante, ben presto, si armavano di sassi, bastoni e sedie nell’intento di punire l’aggressore, nel frattempo nascostosi in un locale della struttura. Gli altri nigeriani, nell’accorrere in difesa del loro conterraneo, avevano uno scontro con gli inseguitori all’interno del ristorante distruggendo sedie, tavoli, suppellettili. All’arrivo delle Forze dell’ordine e delle ambulanze, che si trovavano davanti a scene di vera e propria devastazione, si riusciva a riportare tutto alla calma. Il bilancio conclusivo, oltre agli ingenti danni, conta 7 feriti, tra i quali un addetto alla struttura, un interprete, che, nel trambusto venutosi a creare, ha coraggiosamente cercato di riportare tutti alla calma. Fatti medicare da personale del 118 e del pronto soccorso di Policoro, i feriti sono stati giudicati guaribili tra i 4 e i 10 giorni. Chiarite le responsabilità di ogni partecipante alla rissa sono stati tratti in arresto e condotti, su ordine dell’autorità giudizairia, presso la casa circondariale di Matera 8 extracomunitari di diverse nazionalità: Nigeria, Mali, Costa d’Avorio e Guinea. Altri 6 sono stati deferiti in stato di libertà.
Ago 17