Fonte www.giornalemio.it – Quando si è costretti a lavorare in situazioni di stress a soffrirne, come dimostrano i ricorrenti fatti di cronaca, è l’intera realtà carceraria. E quella di Matera non fa eccezione. Lo ha confermato il segretario interregionale dell’Unione sindacati di Polizia Penitenziaria (Uspp) di Puglia e Basilicata, Vito Messina, che ha visitato la Casa circondariale di Matera che fa parte dell’amministrazione penitenziaria pugliese e gestisce anche il carcere di Altamura.
Messina al termine della visita ha incontrato i giornalisti davanti all’ingresso del carcere e ha dichiarato: “E’ una situazione disastrosa. Ci sono una situazione di sovraffollamento e di carenza di organici, che rendono problematica e difficile la gestione del carcere, affidata a un organico di 90 addetti di polizia penitenziaria a fronte di circa 200 reclusi. L’organico del personale dovrebbe averne almeno 30 in più, mentre i detenuti dovrebbero essere 130 e parte di loro proviene da altre realtà, con situazioni di tossicodipendenza e di disagio mentale , che abbisognano di assistenza adeguata. Anche la struttura necessita di adeguamenti e nè è possibile, con la carenza di organico attivare progetti di inclusione o l’attività didattica”.
Messina, che ha incontrato colleghi e la direttrice della casa circondariale Rosa Mussicco, ha annunciato che interverrà presso l’Amministrazione penitenziaria oltre che per Matera anche per le carceri di Potenza e Melfi.
“Solleciterò anche il sottosegretario alla giustizia, Andrea Del Mastro Delle Vedove, che ha mostrato particolare sensibilità sulle problematiche penitenziarie – affinchè visiti le realtà carcerarie della Basilicata e intervenga per affrontare le diverse problematiche, a cominciare dagli organici del personale”. Servono risposte certe affrontando il toro per le corna, ricordando il senso pratico del mondo contadino …E quella delle carceri era e resta una emergenza”.