L’Associazione Infrastrutture Servizi e Mobilità nel Materano (ISM) ha inviato una lettera aperta al Governatore della Regione Basilicata, Vito Bardi sull’annosa questione del trasporto pubblico locale e del servizio navette Matera-Bari Palese e Matera-stazione ferroviaria di Ferrandina. Di seguito la nota integrale.
Egregio Governatore Vito Bardi, dopo il 1 Luglio 2020, dalla riapertura dei voli internazionali, dopo il lockdow, dell’aeroporto Bari Palese Wojtyla, sono state ripristinate soltanto le due coppie di navette Matera-Bari Palese del Co.Tr.A.B. della Regione Puglia. Siamo, quindi, ancora qui a tentare di trovare la soluzione all’isolamento della città di Matera.
L’Assessore alle infrastrutture e mobilità della Regione con un comunicato ha sottolineato: “Per rilanciare Matera servono coraggio e senso di responsabilità. Solitamente non rendo pubblica la corrispondenza istituzionale, ma questa volta lo reputo necessario per fare chiarezza. Questa è solo l’ultima di una serie di comunicazioni intercorse con la Provincia e con il Comune di Matera”.
Con questa missiva, in sintesi, asserisce l’assessore che il servizio aggiuntivo, inserito nel Trasporto Pubblico locale, relativo alle coppie delle sette navette che avvicinano Matera all’aeroporto e delle due coppie di bus verso la stazione ferroviaria di Ferrandina, sarebbe di esclusiva competenza della Provincia e del Comune di Matera, poiché le risorse sono Cis. Noi aggiungiamo che la situazione è la medesima dello scorso Maggio 2019, allorquando partirono, dietro delega regionale, le necessarie navette. Ricordiamo che i fondi Cis sono fondi statali ad integrazione di fondi regionali. La nostra associazione sottolinea che né il Comune di Matera né la Provincia di Matera possono essere contraenti di un contratto del quale non hanno alcuna titolarità, l’unico Ente titolato a tanto è la Regione Basilicata, con i suoi dipartimento e assessorato alle infrastrutture.
A riprova dell’esattezza dell’individuazione del contraente nella Regione Basilicata, che dovrà stipulare i contratti o emettere una nuova delega per assicurare i servizi essenziali e aggiuntivi ovvero, ancora, rivedere, alla stregua della originaria delega, solo le tariffe o il chilometraggio o il periodo del servizio, basterà leggere i provvedimenti emessi dallo stesso Consiglio Regionale della Basilicata (il 23 Marzo 2020 è entrato in vigore l’art. 9 della L.R. n. 12/2020, recante “Modifica alla legge regionale 30 Aprile 2014, n. 7” con il quale “al fine di garantire la continuità dei servizi di trasporto pubblico su gomma ed evitarne l’interruzione, nelle more della conclusione, entro e non oltre il 30 Novembre 2021, delle procedure di gara per l’affidamento dei servizi medesimi, le Province, previa revisione unitamente
alla Regione, se necessaria, dei contratti di servizio provinciali in essere, ed i Comuni, per i servizi di rispettiva competenza, continuano ad esercitare, in via transitoria, le funzioni relative alla gestione dei predetti servizi, in conformità all’articolo 5,
paragrafo 5, del regolamento (CE) n. 1370/2007”; si veda anche la Delibera n. 122 , del 31 Marzo 2020, con la quale il Consiglio Regionale ha approvato una risoluzione di modifica del Piano di Bacino del trasporto pubblico locale ai sensi dell’art. 58, comma 6 dello Statuto regionale, che al punto n. 4, che testualmente prevede: “Le coppie di corse tra Matera e Bari previste nella proposta di Piano siano estese, per tutti i giorni della settimana, in modo che complessivamente tra Matera e l’Aeroporto di Bari vi siano in totale 8 coppie di corse cui si aggiungerebbero le 3 coppie di competenza della Regione Puglia per un totale di 11 coppie di corse, ciò mediante revisione delle percorrenze di progetto previste nell’ambito della rete regionale di cui al paragrafo 5.1.1.).
Si ricordi che nel Maggio 2019, in netto ritardo per Capitale Europea Matera 2019, furono inserite alcune corse aggiuntive nell’ambito del Contratto Istituzionale di Sviluppo. Fu in questa occasione firmata la delega integrativa al contratto-madre in essere tra Regione e Provincia. Ci chiediamo, adesso, il perché di tanto tergiversare. Si tratta delle stesse navette per Bari Palese e per Fs Ferrandina, con fondi Cis Statali, ma l’Assessore si tira fuori dalle responsabilità dicendo che non sono di competenza Regionale. Siamo al paradosso.
In questo modo si blocca un pubblico servizio per il popolo che paga le tasse.
Il Tar ha sentenziato non il blocco dei contratti ma la necessità della relativa rinegoziazione, come ribadito dall’Assessorato in carica sulle infrastrutture e mobilità nella seduta del Consiglio regionale del 7 Agosto u.s. Nel suo intervento ha sottolineato che anche le corse aggiuntive sono salve.
In altri termini, la situazione è in implosione dopo la sentenza del Tar che ha dato ragione al Co.Tr.A.P.: “Pertanto, devono ritenersi legittime le pretese del Consorzio ricorrente, finalizzate a non sottostare ad un’ulteriore proroga, successiva al 30.6.2020, pari a due anni successivi alla scadenza contrattuale del 30.6.2018, dei suindicati contratti, stipulati con le Province di Potenza e Matera il 19.12.2008 e scaduti il 30.6.2018, ed a ottenere la stipula di un nuovo contratto con un diverso corrispettivo oppure con lo stesso corrispettivo, ma con la riduzione delle corse e/o della loro frequenza”. Poiché i bandi di gara hanno bisogno ancora dei piani economici di bacino, il tempo si allunga di molto. Si sono bloccate le navette. Presto riapriranno le scuole e occorrerà rinegoziare le tariffe con Co.Tr.A.P. relative ai contratti madre e alle deleghe ancora in essere. Ma, si ripete, l’unico Ente titolato è la Regione Basilicata.
Occorre dar fine a questo rimpallo di responsabilità tra Regione e Provincie, che va a discapito di turisti ed utenti che non hanno un servizio Tpl degno ed efficiente.
La esortiamo, presidente Bardi, a prendere le misure necessarie per sbloccare l’empasse istituzionale, relativo alle sette coppie A/R di navette Matera-Palese oltre alle due coppie Matera-Fs Ferrandina. Non si sanno più notizie, inoltre, delle tre navette storiche da Matera a Palese finanziate dalla Regione Basilicata.
Occorre evitare, si ripete, il blocco del pubblico servizio, anche in vista, dopo il lockdow e nella fase della ripresa, dell’aumento di esigenze di spostamento per ragioni lavorative, di studio o di salute, e dei flussi turistici verso Matera, Capitale Europea della Cultura 2019, Patrimonio Mondiale dell’umanità e primo Paesaggio Culturale al Mondo che ha dato lustro alla nostra Regione, nel 2019 ha ospitato oltre 1 milione di turisti registrati di cui il 40% provenienti dall’estero e 300 mila passeggeri hanno utilizzato il servizio navetta che si chiede di ripristinare.
Con osservanza.