L’associazione CamMiNo (Camera Nazionale Avvocati per la Famiglia e i Minorenni), Sezione di Matera in collaborazione con gli Ordini degli Avvocati di Matera e di Bari, nel solco della ormai consolidata attività di studio ed approfondimento sulle tematiche della famiglia e dei minori, qualificata da un confronto operativo e scientifico con esperti del settore, ha organizzato a Matera due giornate per approfondire il tema della negoziazione assistita, la nuova procedura stragiudiziale di risoluzione dei conflitti, introdotta anche in materia familiare dal D.L. 12 settembre 2014 n. 132, convertito in L. 10 novembre 2014 n. 162, dal titolo “negoziazione assistita in materia di separazione e divorzio: dalla teoria alla pratica”. Gli incontri si sono svolti nel pomeriggio di venerdì 10 marzo e nella mattinata di sabato 11 marzo nella sala del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Matera al quinto piano del Palazzo di Giustizia di Matera.
Il primo incontro di venerdì ha avuto un taglio prettamente operativo, con l’obiettivo di affrontare casi pratici di negoziazione per generare un confronto utile sia sulle modalità concrete di negoziazione che sulle criticità emerse nella prassi in questi primi anni. Un approccio nuovo per affrontare la sfida di cambiamento che tale procedura pone alla classe forense in termini di capacità negoziale e di organizzazione.
Il secondo incontro ha fatto registrare la presenza dell’avvocato materano Tiziana Coretti e dell’avvocato Giulia Facchini del foro di Torino, che vanta una qualificatissima esperienza sulle questioni familiari, anche in sede negoziata. La sua relazione: “decalogo della negoziazione assistita: informativa, consulenza e tempi di elaborazione del lutto separativo, preventivo e tariffazione” ha permesso di entrare nel vivo delle questioni giuridiche più delicate che contraddistinguono le singole fasi della procedura (invito – convenzione – accordo – controlli – pubblicità), con un importante approfondimento sui profili organizzativi dello studio legale e sulla necessaria attitudine al cambiamento che tali procedure devono innescare.
L’Associazione Cammino crede nello strumento della Negoziazione Assistita, non solo per le finalità deflattive del contenziosoche hanno ispirato il legislatore, ma soprattutto per la sua attitudine a generare prassi e metodologienuove di gestione della crisi familiare, sino ad oggi compresse e sacrificate dalla prassi giudiziale e dal ritardo con cui si va attuando la riforma del Giudice della Famiglia. Vi è infatti la convinzione che una corretta, competente ed attenta gestione delle procedure negoziate fuori dalle aule di giustizia consenta di stemperare le conflittualità, incanalandole verso atteggiamenti centripeti di tutela dei vincoli e delle responsabilità familiari, soprattutto a garanzia dei minori. E’ quindi importante sostenere la classe forense nel necessario sforzo operativo e formativo che sta compiendo per superare le iniziali ritrosie dell’utenza edegli stessi professionisti. L’evento è accreditato ai fini della formazione professionale continua.
Di seguito la relazione introduttiva dell’avvocato Tiziana Coretti sul tema affrontato nel secondo incontro dall’associazione Cammino.
“Oggi dobbiamo parlare ancora di negoziazione assistita, di questo nuovo strumento offerto dall’ordinamento ed introdotto dal DL 12.09.2014 n. 132 convertito in legge con modificazioni dalla L. 162/2014.
Questo strumento può essere utilizzato sia per le separazioni che per i divorzi, nonché per le tutte le modifiche delle condizioni già fissate
deve davvero essere considerato una rivoluzione epocale nel diritto di famiglia, in quanto ha sancito il definitivo venir meno del principio della giurisdizione costitutiva necessaria in materia di status coniugale, difatti come recita il comma 3 dell’art. 6 “L’accordo raggiunto a seguito della negoziazione assistita produce gli effetti e tiene luogo dei provvedimenti giudiziali”
Ciò consente alle parti di riprendere nel proprio ambito decisionale la propria condizione personale durante il procedimento separativo ed agli avvocati di riappropriarsi di un ruolo importante e determinante nell’ambito di tale procedimento
Nel testo originario in realtà la rinunzia alla giurisdizione era totale perché l’accordo sottoscritto davanti ai legali era sufficiente per la trascrizione presso lo stato civile. Probabilmente ciò era ritenuto possibile in quanto la negoziazione era limitata ai casi di assenza di figli minori o maggiorenni non autosuffcienti.
Mentre con la modifica l’istituto è stato esteso ad ogni ipotesi prevedendo la necessaria autorizzazione del PM nel caso di figli minori, maggiorenni incapaci o portatori di handicap, maggiorenni non autosufficienti economicamente, ed il semplice nulla osta negli altri casi.
L’associazione Cammino ha voluto fortemente questo incontro perché crede nella importanza di questo strumento e quindi nella sua affermazione concreta.
Vi sono numerosi vantaggiper le parti, tra i principali vi è:
– tutela assoluta della riservatezza di coniugisu tutte le questioni discusse, personali ed economiche limitandosi le parti ad incontri negli studi degli avvocati, senza alcuna udienza in Tribunale.
– possibilità di “cucire” una soluzione molto personalizzata sulle esigenze delle parti, mentre qualsiasi decisione giudiziaria è comunque calata dall’alto e spesso non riesce a considerare tutte le necessità delle parti.
– Tempi calibrati sulle esigenze delle parti e comunque definiti e rapidi. Difatti sono le parti che concordano i tempi, comunque limitati dalla legge – nonsuperiori ai tre mesi – ed il calendario degli incontri. E’ quindi possibile arrivare in tempi strettissimi alla conclusione della negoziazione ed ai successivi passaggi, che comunque sono previsti in rapida successione. Difatti i legali hanno 10 giorni per il deposito presso il Pm e 10 giorni per il deposito presso il Comune
– Mantenimento del rapporto tra i coniugi, grazie all’abbassamento del livello di conflittualità, al confronto sui problemi ed ai tempi limitati.
Naturalmentel’uso proficuo e corretto di questo strumento richiede un cambio di mentalità sia nei clienti che – soprattutto – negli avvocati.
E’ evidente che per raggiungere un accordo giusto, bisogna imparare a non vedere i coniugi come controparti, ossia l’una contro l’altra armata, ma come soggetti portatori di interessi che necessitano di equa composizione nella quale non si abbia un coniuge/genitore vincitore ed un coniuge/genitore perdente.
Ciò che deve vincere infatti è la soluzione che deve essere il più rispettosa possibile delle esigenze di entrambi e soprattutto di quelle dei figli, consentendo il pieno esplicarsi dellabigenitorialità, la costruzione di nuovi rapporti e di nuove prospettive personali ed economiche.
Noi avvocati dobbiamo quindi comprendere che il vecchio adagio – più conflitto più profitto – non è adatto ai nostri tempi ed alle nuove famiglie, che richiedono invece professionisti in grado di risolvere problemi in maniera efficiente e rapida, possibilmente lontane dalle aule giudiziarie dove modalità e tempi sono dettati da altri e spesso creano più conflitti di quanti ne possano risolvere.
Certo non bisogna esagerare al contrario, con una sorta di fuga dalla giurisdizione, perché non sempre è possibile o consigliabile accedere a questo strumento, ciò sia per ragioni e motivazioni personali dei coniugi ma anche magari per il solo fatto che non è consentito alle parti della negoziazione di ottenere il gratuito patrocinio.
Quello che, come avvocati, dovremmo fare è verificare ogni volta e per ogni caso che ci si presenta la percorribilità di tale strada, valutandone l’aderenza alla situazione concreta che ci troviamo ad affrontare.
Oggi le negoziazioni in materia di famiglia sono limitatissime. A Matera, le negoziazioni inviate all’Ordine degli Avvocati nel 2015 e 2016 solo 4 separazioni per ciascun anno, mentre nel 2017 ancora nessuna.
Per chiarirci le idee sull’argomento abbiamo invitato l’avvocato Giulia Facchini, membro del consiglio direttivo di cammino.
e’ avvocato civilista che lavora a Torino;
specialista in diritti della persona, diritto di famiglia, dei minori, delle successioni e normativa sulla protezione delle persone prive di autonomia;
docente in numerosi corsi di formazione e relatrice in molti convegni, ha pubblicato articoli e relazioni ed e’ coautrice di diversi testi in materia di diritto di famiglia:
“il nuovo rito del contenzioso familiare e l’affidamento condiviso: le riforme del diritto di famiglia viste dagli avvocati” – cedam 2007
“negoziazione assistita e conflitti familiari. istruzioni per l’uso”- key editore 2014
“il nuovo diritto di famiglia. profili sostanziali, processuali e notarili” – giuffrè editore 2015
Naturalmente è molto altro. Segretaria organizzativa del Gruppo di Studio Diritto di Famiglia e dei Minori (1991-1997), membro del Direttivo Nazionale A.I.A.F. (1993 – 2002), Segretaria della sezione Piemontese dell’A.I.A.F. (2003 – 2005), Coordinatrice della Commissione Diritto di Famiglia dell’OUA (1991 – 2001), membro per varie consiliature della Commissione Diritto di Famiglia dell’Ordine degli Avvocati di Torino, dal 2015 è membro della delegazione del Consiglio Nazionale Forense presso il CCBE (ConseildesBarreauxEuropéens con l’incarico di partecipare ai lavori della Commisione Family and Succession Law. Presiede l’associazione “Sintonie – Prospettive interdisciplinari per la persona, la famiglia ed i minori”, fondata nel 2008.
Ma soprattutto l’avvocato Facchini, oltre ad essere un esperto della materia, è una grande sostenitrice della negoziazione assistita e quindi, partendo dal nuovo concetto di famiglia, potrà darci un quadro completo anche interdiscipinareche ci spieghi l’importanza e – direi io – la necessità di questo nuovo strumento di risoluzione dei conflitti, indicandoci in maniera pratica e puntuale, come suo costume, i problemi che dobbiamo affrontare e risolvere utilizzando questo strumento, sia nei confronti delle parti sia nella nostra organizzazione di studio anche con riferimento ai compensi sia come redazione di preventivi che come definitiva parcellazione.
La fotogallery dell’incontro di Cammino con Coretti e Facchini (foto www.SassiLive.it)