Un uomo di nazionalità nigeriana, ospite del CARA (Centro di Accoglienza per i Richiedenti Asilo) presso il “Chiostro delle Cererie” a Matera, è stato arrestato dalla Polizia di Stato per resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale.
Quando i due operatori della Squadra Volante sono arrivati ieri mattina nella struttura ricettiva, dopo una segnalazione pervenuta al 113, la porta della stanza dove erano alloggiati Endurance Obarue e sua moglie, entrambi nigeriani di 26 anni, era chiusa a chiave e si udivano rumori violenti e le urla della donna provenire dall’interno.
Non avendo ottenuto alcuna risposta all’invito di aprire la porta più volte ripetuto degli agenti, questi riuscivano ad entrare facendosi dare una chiave dalla donna delle pulizie.
All’interno della stanza, la giovane donna era ricurva su un mobile e il marito la picchiava violentemente con calci e pugni alla schiena. Per fermarlo è stato necessario intervenire in maniera energica. L’energumeno è stato così allontanato dalla donna, ma subito dopo divincolandosi ha aggredito violentemente con calci e pugni gli agenti, che lo hanno poi immobilizzato definitivamente, ammanettandolo.
Nel frangente, la vittima, invece di mostrarsi riconoscente nei confronti degli agenti, ha prelevato dal carrello in uso all’inserviente del centro un flacone di detersivo da cinque litri ed ha colpito con violenza i poliziotti che trattenevano il marito, versandone loro addosso il contenuto.
Con l’aiuto di altro personale delle Volanti, Obarue è stato prima condotto in Questura e poi tratto in arresto e trasferito in carcere a disposizione dell’A.G.
La donna è stata affidata alle prime cure del personale del 118, che ha riscontrato ecchimosi in varie regioni del corpo e provveduto successivamente a trasferirla al pronto soccorso cittadino. Giudicata guaribile in 10 giorni è stata precauzionalmente ricoverata in ospedale per ulteriori accertamenti.
Nello stesso nosocomio hanno ricevuto le prime cure anche gli agenti operanti, ai quali sono state diagnosticate distorsioni e contusioni varie con prognosi di guarigione di 7 giorni.
Nei confronti della straniera è stata stilata una denuncia in stato di libertà per violenza e lesioni a pubblico ufficiale.
E’ risultato che la coppia, che è ospite da un anno nel citato centro CARA ed ha una bambina in tenera età, non è nuova ad episodi di litigi violenti.
……davvero animali…direi!! A mio avviso andrebbero allontanati, ma purtroppo da noi non funziona NIENTE!
Non è razzismo il mio (anzi se potessi fare più di quanto faccio in favore degli immigrati), però purtroppo quando un cittadino chiede il rispetto delle regole e delle leggi da parte di persone extracomunitarie, di altre etnie o di altre religioni viene subito tacciato di razzismo dai propri connazionali, rappresentanti politici e associazioni di vario genere.
Intanto, protetti dalle norme legislative in materia di accoglienza (ipocrite a mio dire) queste persone non vengono integrate nel contesto sociale del posto ove sono ospitati, stanno lì parcheggiati per cosa, a fare cosa?
Girano per la città chiedendo l’elemonisina ai vari passanti anche con una certa insistenza fastidiosa che mette a disagio, suscitando a volte nei cittadini la rabbia di dire: ” …. questi extracomunitari hanno un minimo di sussidio, vagano per la città senza un controllo, stanno li parcheggiati in attesa di cosa ancora non si è capito debbano fare, intando ci sono delle spese da parte dello stato per sostenere tutta l’orchestra a favore di qualche imprenditore amico che ci guadagna (questo nelle vicende italiane non manca mai) e se si presenta un cittadino italiano a qualche ente perchè strozzato dalle cartelle esattoriali non pagate perchè ha perso il lavoro gli vengono chiuse le porte in faccia!
QUESTA E’ LA MADRE ITALIA! ed e quello che il cittadino percepisce, aumentando ancor più la rabbia e l’avversione verso questi extracomunitari, ingiusta, perchè frutto del non rispetto delle leggi anche se ci sono, perchè questo non esiste nelle altre nazioni?