I Carabinieri della Stazione di Bella hanno arrestato, in flagranza di reato, una 46enne del luogo, gravemente indiziata del reato di atti persecutori – c.d. stalking – nei confronti di un 40enne, anch’egli residente in quel centro, con il quale in passato aveva instaurato un fugace rapporto sentimentale.
La donna, per condotte reiterate e moleste assunte negli ultimi mesi, quali ripetuti appostamenti nei luoghi frequentati dalla parte offesa, telefonate e messaggi inviati in qualsiasi orario, sino alle più gravi lesioni personali, appena qualche giorno prima era stata destinataria, su richiesta della vittima, del provvedimento amministrativo dell’“Ammonimento” emesso dall’Autorità provinciale di P.S..
L’epilogo della vicenda si è avuto nella serata di lunedì scorso, 27 giugno, intorno alle ore 20.50, quando, sul Numero Unico di Emergenza 112 dell’Arma, è giunta la richiesta di intervento da parte dell’uomo, preoccupato dalla presenza, all’esterno della propria abitazione, della donna che cercava insistentemente di poter interloquire con lui, aggiungendo di essere da tempo vittima di molestie da parte della stessa.
La Centrale Operativa del Comando Compagnia di Melfi, competente per territorio, ha immediatamente inviato sul posto i militari della locale Stazione, che hanno colto l’interessata ancora aggrappata con entrambe le mani al cancello di entrata dell’abitazione del 40enne.
I gravi elementi probatori raccolti hanno determinato di lì a poco l’arresto della donna – nei cui confronti vale naturalmente la presunzione d’innocenza – proprio per le descritte condotte, penalmente rilevanti, oramai classificate come ascrivibili alle cosiddette ipotesi di “Codice Rosso”.
In ordine ad eventi del genere, si ricorda, ancora una volta, quanto suggerito nel tempo, vale a dire informare tempestivamente i Carabinieri, attraverso il NUE 112 di pronto intervento, od anche rivolgendosi direttamente ai numerosi presidi del Comando Provinciale Carabinieri di Potenza, distribuiti capillarmente nei tanti comuni del potentino, così da consentire di predisporre rapide risposte.
Sottolineando pure che, in siffatte occasioni, come stabilito dalle modifiche normative che hanno interessato lo specifico settore, generalmente racchiuse, come anzidetto, nel termine “Codice Rosso”, i Carabinieri, in accordo con l’Autorità Giudiziaria, potrebbero adottare specifiche ulteriori misure a protezione e sostegno delle vittime di tali comportamenti delittuosi.