Il giudice Maria Antonietta Onorati, originaria di Matera è il nuovo presidente del tribunale di sorveglianza di Catanzaro. La Onorati assume l’incarico dopo aver presieduto la Corte d’Assise presso il Tribunale di Cosenza. Un ruolo questo che, nel corso del tempo, le ha consentito di apporre la propria firma sulle più importanti e storiche sentenze pronunciate nella città dei Bruzi fin dalla seconda metà degli ’80.
C’era lei infatti, alla guida del maxiprocesso “Missing” conclusosi lo scorso anno con la condanna di numerosi esponenti del crimine organizzato cosentino sotto accusa per una trentina di omicidi di mafia del passato. In precedenza, invece, aveva presieduto la Corte nel primo e storico processo sempre a carico della malavita bruzia, quando ancora il pentitismo era da considerarsi alla stregua di una chimera. Più recente, invece, sempre lei aveva pronunciato il verdetto di assoluzione a carico degli attivisti noglobal incriminati per i fatti del G8 di Genova del luglio 2011.
Condanne importanti e assoluzioni altrettanteo eccellenti, dunque, che rappresentano il biglietto da visita di un giudice considerato, non a torto, rigoroso e con fama da “dura”, ma che nell’esercizio del proprio lavoro è stato in grando di guadagnarsi la stima e il rispetto da parte di avvocati, pubblici ministeri e di un po’ tutti i protagonisti del processo penale incontrati nel corso degli anni.
Gli ultimi mesi di servizio a Cosenza l’hanno vista impegnata nel Tribunale collegiale e monocratico. Ora, arriva un nuovo e prestigioso ruolo a coronamento di una vita spesa al servizio della Giustizia.
Maria Antonietta Onorati, tra le altre cose, avrà il delicato compito di vigilare sull’esecuzione della pena nel rispetto dei diritti dei detenuti e degli internati; valuterà l’opportunità di applicare misure alternative alla detenzione; si occuperà di esecuzione di sanzioni sostitutive, di applicazione ed esecuzione di misure di sicurezza.