Si sono svolti nella giornata di giovedì 14 febbraio i primi interrogatori dell’operazione Agates. Il sedicente Mago Sal, all’anagrafe Salvatore Maraglino, l’uomo ritenuto dagli inquirenti il capo dell’associazione a delinquere che ha portato all’arresto di sette persone per truffe, estorsioni, violenze sessuali, induzione alla prostituzione e riduzione in schiavitù, ha respinto tutte le accuse. Maraglino, difeso dall’avvocato materano Damiano Mazzoccoli, ha risposto nel pomeriggio a tutte le domande rivolte dal Pubblico Ministero Annagloria Picininni e dal Gip Michela Petrocelli. Una diversa strategia difensiva hanno scelto invece l’avvocato materano Nicola Di Marzio e Antonio Scolletta, il primo trasferito nel carcere di Potenza e il secondo ai domiciliari. Di Marzio e Scolletta sono difesi dall’avvocato Damiano Mazzoccoli e si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Nella giornata odierna sarà ascoltata anche Maria Rito, la sessantunenne moglie di Maraglino originaria di Stigliano.
Operazione Agates – sette arresti eseguiti nella notte in provincia di Matera su disposizione del GIP presso il Tribunale di Potenza. L’operazione condotta dalla Squadra Mobile e dagli agenti di Polizia giudiziaria sotto l’egida della Direzione Distrettuale Antimafia di Potenza riguarda una banda specializzata in truffe, estorsioni, violenze sessuali e altri reati. Delle sette persone coinvolte cinque sono state trasferite nel carcere di Potenza e due sono agli arresti domiciliari. Sono accusate di aver costituito un’associazione per delinquere finalizzata a truffe, estorsioni, violenze sessuali, induzione alla prostituzione e riduzione in schiavitu’.
Maggiori particolari sono stati illustrati al termine della conferenza stampa prevista in mattinata presso la Procura Distrettuale all’interno del Tribunale di Potenza. Li riportiamo di seguito.
Chiedevano aiuto ad un mago e finivano vittime di truffe e reati sessuali.
7 persone sono finite in manette a seguito di ordinanza di custodia cautelare della Procura Distrettuale presso il Tribunale di Potenza. Sono accusate di gravi delitti: associazione a delinquere allo scopo di truffa, violenza sessuale, estorsione, induzione alla prostituzione e riduzione alla schiavitù.
Si tratta di un gruppo facente capo ad un sedicente Mago Sal, M.S. 66 anni, che da anni si riuniva stabilmente a Matera, a casa di due sodali (una coppia di conviventi), per effettuare riti magici, che includevano pratiche sessuali, inscenando artifizi e raggiri per la vendita di pozioni miracolose e per estorcere prestazioni sessuali da alcune delle vittime.
Diverse le vittime cadute nella trappola del gruppo, quasi tutte donne, individuate in genere in persone con evidente inferiorità psico-fisica, portatrici di patologie psicologiche ed in alcuni casi psichiatriche.
Le vittime erano raggirate ed indotte a consegnare denaro e gioielli – una di loro ha versato in totale 18.000 euro in contanti e gioielli per un valore di circa 5.000 euro – nella speranza di guarire dalle loro malattie, spesso solo immaginarie.
In particolare si configura il reato di riduzione alla schiavitù nei confronti di una donna: veniva infatti indotta in stato di soggezione con la somministrazione di bevande alcoliche e costretta a prestazioni sessuali anche in gruppo per ricavarne denaro o altre utilità.
Talvolta, durante i riti magico-sessuali, alle orge che seguivano venivano lasciati ad assistere anche i figli minori della coppia facente parte del gruppo.
L’indagine, durata oltre un anno, è stata svolta dall’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico (Squadra Volanti) e dalla Squadra Mobile di Matera, che hanno ricostruito i misfatti del gruppo a partire dalla segnalazione di alcune delle vittime. La veridicità dei fatti denunciati è stata riscontrata grazie anche ad una poliziotta che si è rivolta al mago fingendosi persona in difficoltà bisognevole di aiuto.
Le attività delittuose indagate commesse dal gruppo vanno dal 2007 fino ad oggi. Le persone arrestate sono sedicente Mago Sal, Salvatore Maraglino, classe 1946, Eustachio Cotugno, classe 1956, Imma Calabria, classe 1969, Maria Rito, classe 1951, Nicola Sante Di Marzio, classe 1962, ai domiciliari sono finiti due uomini, Pilieri Innocenzo, classe 1968 e Scolletta Antonio, classe 1965.
Nicola Benedetto (CD): Contro la violenza sulle donne una rete e un osservatorio per promuovere la cultura della inviolabilità.
“Soprattutto dopo la tremenda vicenda della setta satanica che ha operato a Matera con alcune donne nuovamente vittime di violenza sessuale e la gravissima sottomissione psicologica, una storia che ha scosso profondamente l’opinione pubblica regionale, aderire alla giornata internazionale contro la violenza alle donne anche per gli uomini impegnati in politica non può concedere nulla al rituale e peggio ancora alla campagna elettorale”. Lo sostiene Nicola Benedetto (Centro Democratico) che oggi a Potenza ha dedicato la sua mattinata ad incontri di donne che hanno aderito al Cd.
“Non basta – aggiunge – condividere l’auspicio del Ministro alla Giustizia Severino secondo cui il prossimo Parlamento deve prevedere che reati connessi a violenza sulle donne siano esclusi dal novero dei reati che possono godere di benefici. Più che nuove leggi o leggi più severe è necessaria una nuova cultura della convivenza fra uomini e donne, basata sul rispetto reciproco della libertà e la pari opportunità uomo-donna in tutti i campi. Molto più difficile, ma molto più utile. Per questo ritengo sicuramente utile una rete regionale contro la violenza di genere e per la promozione della cultura della inviolabilità formata enti locali, istituzioni, fondazioni, associazioni di volontariato che si occupano, come avviene da anni con l’Associazione Telefono Donna e la Casa a Potenza dedicata ed Ester Scardaccione, di assistenza alle donne vittime di violenza e l’istituzione di un Osservatorio Regionale sulla violenza di genere. Chi si occuperà adesso, infatti, delle donne vittime della setta materana? L’Osservatorio avrebbe sicuramente lo scopo di aiutarci a capire come, in quale contesto di degrado sociale e culturale, fatti così abominevoli siano potuti accadere.
Proprio oggi in concomitanza con la giornata di mobilitazione delle donne c’è sui giornali la notizia che a Mira un assessore donna è stata sollevata dall’incarico dalla giunta del Movimento 5 Stelle perché in stato di gravidanza e dunque non in grado di garantire un impegno a tempo pieno. Sono fatti gravi come questo che ci danno il senso delle tante discriminazioni contro le quali la politica deve misurarsi per avere una democrazia davvero paritaria che ha il rispetto reciproco come premessa e condizione”.
La fotogallery relativa all’operazione Agates che ha portato all’arresto di cinque persone coinvolte nell’attività illegale del Mago Sal.
Troppa clemenza con queste bestie…. Avvolte la legge sulla privacy è assurda… Io gli avrei incatenati in piazza e lasciati in balia delle loro stesse vittime!!!
siete dei veri b…….fate skifooooo…vergognatevi a fare determinate cose d’avanti a bambini innocenti e a rovinare la genteee….e ricordatevi ke ki deride degli altri prima o poi fa la stessa fine ho anke peggio….pensate ad andare a zappare la terra…IL VOSTRO VALORE E SOTTO LO ZERO…
guarda sè gli conosci anche solo di vista saprete tt che è gente da zero a zero
il vero problema è la legge italiana che vale meno di loro che frà qualke giorno gli ritroveremo di nuovo in giro cm sè nulla fosse successo!!!!
ai campi di concentramento dovevamo mandarli.
Un plauso agli agenti di polizia che hanno fatto un buon lavoro. Per questi miserabili non ci deve essere pietà.
E’ stupido mandarli in carcere….c’è da ripristinare il lido di Metaponto con l’opportunità di mandarli tutti li a SPACCARE LE PIETRE E ROCCE tutto a mano!!!! che serviranno a riqualificare la spiaggia. Dunque farli lavorare 24 ore su 24 con una bella palla d’acciaio incatenata al piede, e 1 litro d’acqua a testa!!!!!. Mi sembra il minimo della condanna no?…
Bei commenti: tutti cattivi e vendicativi. All’atto pratico poi tutti buonisti e garantisti. Fate ridere.
Nicola ti sbagli se fossi io lo stato italiano, non andrei su questa direzione del buonismo, perchè a differenza di altri casi questi vanno condannati duramente senza nessuna pietà!!!!….
bisogna avere un po’ di compassione poveriiiniiii