In esecuzione del provvedimento del Gip Valerio Sasso anche l’ex dirigente dell’ufficio lavori pubblici del Comune di Matera, Franco Gravina, torna in libertà. Il Gip ha imposto a Gravina l’obbligo di firma al posto degli arresti domiciliari. Gravina è stato coinvolto il 20 luglio scorso nell’operazione “Allattamento” della Guardia di Finanza su appalti nella città di Matera per un valore complessivo di 20 milioni di euro.
Gravina è difeso dagli avvocati Dubla e Pace.
Il 10 novembre scorso furono rimessi in libertà, con obbligo di firma alla Polizia Giudiziaria per due giorni alla settimana, gli ingegneri Tommaso Di Bari e Domenico Pietrocola, due tra i principali indagati della cosidetta “operazione allattamento”.
A distanza di poco meno di 4 mesi dalla esecuzione degli arresti il Gip ha ritenuto nettamente affievolite le esigenze cautelari che avevano giustificato la misura, anche in considerazione dell’imminente scadenza del termine utile per il completamento delle indagini.
Per metà dicembre è attesa la decisione della Corte di Cassazione sui ricorsi proposti dai tre indagati “eccellenti”, l’architetto Franco Gravina e gli ingegneri Tommaso Di Bari e Domenico Pietrocola per l’annullamento del provvedimento che li ha costretti a trascorrere sia buona parte dell’estate che dell’autunno nelle loro rispettive abitazioni.
Michele Capolupo