“Serve una maggiore presenza delle istituzioni sui territori e l’applicazione Legge 199/2016”. È quanto affermano il segretario generale Cgil Basilicata Angelo Summa, il segretario generale Flai Cgil Basilicata Vincenzo Esposito e il segretario provinciale Flai Cgil Matera Michele Andriullisull’operazionedi contrasto all’intermediazione illecita e sfruttamento dei lavoratori nelle campagne del Metapontino, che ha visto quattro imprenditori indagati e sequestri preventivi.
“Nonostante la legge nazionale di contrasto al caporalato e l’Accordo quadro in Basilicata attuativo del Protocollo sperimentale nazionale per il contrasto al caporalato e allo sfruttamento lavorativo in agricoltura – continuano i tre segretari -c’è ancora molto da fareper difendere questi lavoratori, costretti a lavorare fino a 14 ore consecutive per 3,5 euro l’ora.
È solo attraverso l’applicazionedella legge 199/2016 che sarà possibile sradicare questo fenomeno così ancora tanto presente nelle campagne lucane, a partire dalla corretta e piena applicazione del contratto di lavoro. È solo intervenendo sull’incontro tra domanda e offerta di lavoro, trasporto e accoglienza – concludono Summa, Esposito a Andriulli- che si impedisce a imprenditori agricoli senza scrupoli di continuare a sfruttare i braccianti impiegati nelle campagne”.