Questa mattina nella Procura di Catanzaro si è svolta la conferenza stampa in cui è stato illustrato l’esito dell’operazione Glicine akeronte condotta dai carabinieri del Ros e dai colleghi dei comandi provinciali territoriali coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro guidata dal procuratore Nicola Gratteri, per l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip distrettuale di Catanzaro, su richiesta della Dda, a carico di 43 persone. In carcere anche due lucani, entrambi di Viggiano: Enrico Moscogiuri, 50 anni, imprenditore del settore dei trasporti e Antonio Corbisieri, 45 anni, dipendente di una società dell’indotto petrolifero.
Le persone coinvolte nell’operazione sono indagate, a vario titolo, per vari reati, che vanno dall’associazione per delinquere di tipo mafioso e dall’associazione finalizzata alle truffe all’estorsione ed all’illecita concorrenza. Nell’ambito dell’inchiesta viene contestato anche un omicidio.
L’operazione é stata condotta con il supporto, nella fase esecutiva, dei carabinieri dei Comandi provinciali di Crotone, Cosenza, Catanzaro, Potenza, Parma, Brescia, Milano e Mantova e dello Squadrone Eliportato Calabria. Ventidue delle persone coinvolte sono indagate per associazione per delinquere di tipo mafioso, 9 per associazione per delinquere, 3 per associazione per delinquere finalizzata alle truffe ed altri per turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, estorsione, illecita concorrenza con minaccia o violenza, trasferimento fraudolento di valori, concorso esterno in associazione di tipo mafioso, turbata libertà degli incanti, corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio e falsità ideologica e materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici.
Ci sono anche alcuni esponenti politici calabresi tra gli indagati dell’operazione ad alcuni dei quali,, tra l’altro, viene contestato il reato di scambio elettorale politico-mafioso, Nell’ambito dell’inchiesta, inoltre, ad alcune delle persone coinvolte viene contestata una serie di truffe, con l’aggravante delle modalità mafiose
Si tratta di una struttura ‘ndranghetista – ha spiegato il procuratore Gratteri -, che si articola in cinque paesi del mondo, “dove abbiamo una presenza significativa della ‘ndrangheta“. Tra questi, in particolare, la Germania. Fondamentale infatti il contributo della Polizia federale tedesca, “una delle migliori polizie del mondo. Dopo l’Italia è la Germania il paese” con più alti tassi di ‘ndrangheta, sottolinea il procuratore. “Noi oggi abbiamo arrestato 41 presunti innocenti“, chiosa Gratteri, che si sono resi colpevole di tutti i reati possibile riconducibili alla pubblica amministrazione, e tutti i reati di mafia. In particolare, l’epicentro dell’associazione per delinquere è una locale di ‘ndrangheta del crotonese, che aveva rapporti continui con la pubblica amministrazione. Quest’ultima, sottolinea il magistrato, era “asservita alla ‘ndrangheta almeno per un periodo che va dal 2014 al 2020“. La locale mafiosa aveva “rapporti diretti con politica regionale“.
Sono dieci gli avvisi di garanzia emessi. Tra questi quello che ha colpito l’ex presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, 70 anni, eletto col Pd. L’ipotesi di reato a carico di Oliverio, che è stato in carica proprio dal periodo che va dal 2014 al 2020, é quella di associazione per delinquere aggravata dalle modalità mafiose. Tra gli indagati ci sono inoltre gli ex assessori regionali Nicola Adamo, Antonietta Rizzo, e l’ex consigliere regionale Seby Romeo, tutti del Partito democratico.
Indagato anche il Dirigente Generale della UOA – Unità Operativa Autonoma Forestazione della Regione Calabria, Mimmo Pallaria, ex sindaco di Curinga (Catanzaro) ed attuale consigliere comunale dello stesso centro. Indagata poi Orsola Reillo, ex direttore generale del Dipartimento ambiente e territorio sempre della Regione Calabria. Finiti nel mirino degli investigatori anche l’attuale sindaco di Rocca di Neto, Alfonso Dattolo, all’epoca dei fatti consigliere regionale per l’Udc, e Raffaele Vrenna, di 65, imprenditore del settore dei rifiuti, fratello di Gianni, presidente del Crotone calcio.
Di seguito i destinatari dei vari provvedimenti cautelari.
ARRESTI IN CARCERE PER:
ARACRI Francesco: capo 35:
ARACRI Salvatore: capo 35;
CARIOTI Francesco: capi 35 e 45;
CARVELLI Cesare: capo 35;
CORB[SIERI Antonio: capo 35;
CURCIO Pietro: capo 35;
DEL POGGETTO Maurizio: capi 7 e 35;
GOKE Mark Ulrich: capo 35;
LARATTA Pantaleone: capo 35;
LUMARE Roberto: capi 35 e 40;
LUMARE Salvatore: capo 35;
MEGNA Domenico: capi 35, 36, 41, 43;
MEGNA Mario: capi 35, 39, 41, 43, 45, 46;
MEGNA Pantaleone: capo 35;
MEGNA Rosa: capi 35 e 43;
MOSCOGIURI Enrico: capo 35:
NISTICO’ Luigi: capi 35 e 45;
OLIVERIO MEGNA Sandro: capo 35;
PACE Santa: capo 35;
PACE Domenico: capo 35;
RUSSO Gaetano: capo 35;
STRINI Stefano: capo 35;
ARRESTI DOMICILIARI PER:
ARCURI Rosario: capo 49;
BELLO Giovanni: capo 44;
MAIDA Massimiliano: capo 49;
PANEBIANCO Salvatore: capo 39;
PROSPERO Mauro: capo 48;
TALARICO Piero: capo 38;
WIESER Josef: capo 49;
FRESCURA Alessandro: capo 47;
VECCHIO Gustavo: capo 37;
DE VONA Giancarlo: capi 1, 2. 14. 15, 19, 20, 21 e 22, previa esclusione dell’aggravante di cui all’art. 416 bis. I c.p.;
GERMINARA Giuseppe: capi I, 2 e 9, previa esclusione dell’aggravante di cui all’art 416 bis. I c.p.;
SCULCO Vincenzo: capi l, 2, 3, 4, 5, 7, 9, 11, 12, 23, 25 e 27, previa esclusione dell’aggravante di cui all’art. 416 bis. I c.p. ad eccezione del capo 7;
OBBLIGO DI DIMORA PER
ARACRI Giuseppe: capi 42 e 43;
LUCENTE Maria Luisa: capi 42 e 43;
TORROMINO Santino: capi 42 e 43:
SOSPENSIONE DA PUBBLICI UFFICI E INTERDIZIONE CARICHE PUBBLICHE PER UN ANNO
BENNARDO Francesco Salvatore: capi I, 19, 20, 21 e 22, previa esclusione dell’aggravante di cui all’art. 416 bis.I c.p.;
MASCHERPA Ambrogio: capi I e 14, previa esclusione dell’aggravante di cui all’art. 416 bis. I c.p.;
MASCIARI Francesco: capi 1, 23 e 25, previa esclusione dell’aggravante di cui all’art. 416 bis. I c. p.;
SANTILLI Nicola: capi 1, 14, 15, 16 e 17, previa esclusione dell’aggravante di cui all’art. 416 bis. l c.p.;
DIVIETO DI CONTRATTARE CON LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE PER 1 ANNO
LARATTA Artemio: capi 1, 14, 15, 16, 17 e 22, previa esclusione Dell’aggravante di cui all’art. 416 bis. I c.p.;
MAZZEI Giovanni: Capi l, 14, 19 e 21, previa esclusione dell’aggravante di cui all’art. 416 bis. l c.p.;