Si chiama Oro rosso l’ultima operazione portata a termine dai Carabinieri del comando provincia del Matera in collaborazione con i colleghi di Foggia e Andria. Una banda composta da cinque rumeni e un bulgaro, tutti con precedenti specifici, ha ricevuto un’ordinanza di arresto per associazione a delinquere finalizzata a furti di cavi di rame. La banda era composta da due fratelli rumeni, S.C. e S.P.O., entrambi classe 1983 e un bulgaro, che adesso sono nel carcere di Matera e quattro sodali: I.T.I, classe 1989, G.C.I. classe 1993, R.S.T. classe 1989 sono irreperibili e S.A. classe 1995, quest’ultimo agli arresti domiciliari.
Le tre persone attualmente in carcere non avevano una residenza specifica ma vivevano in provincia di Foggia, tra Ortanova e Carapelle. Per quanto riguarda le tre persone irreperibili, due si trovavano ad Andria e una a Carapelle. I particolari dell’operazione “Oro rosso” sono stati illustrati nel cors di una conferenza stampa dal comando provinciale dei Carabinieri di Matera Roberto Fabiani e dal comandante del nucleo investigativo del comando provinciale di Matera Daniele Di Noi.
“Le indagini – ha ricordato Fabiani – sono partite a novembre scorso e sono state condotte con metodi classici: appostamenti, intercettazioni e controllo dei tabulati. Le difficoltà erano molteplici. La banda operava di notte, al buio, anche sotto la pioggia, in zone impervie e difficilmente raggiungibili. La Basilicata ha 3555 chilometri di elettrodotti per soddisfare le utenze e solo grazie alla collaborazione dell’Enel siamo riusciti a sventare 12 dei 18 episodi di furto denunciati nelle provincie di Matera, Potenza, Bari e Brindisi. La refurtiva recuperata ha un valore di 80 mila euro per una quantità complessiva di 14 tonnellate di rame”.
Di Noi ha illustrato le modalità con cui è stata portata a termine l’operazione “Oro rosso”. Gli arresti sono avvenuti nella notte scorsa a Ortanova. Abbiamo individuato anche i veicoli utilizzati dalla banda, mettendo sotto sequestro uno di questi mezzi, il Nissan Terrano. Abbiamo recuperato anche gli attrezzi utilizzati per compiere i furti di elettrodotti presenti sui pali dell’Enel tra cui una stecca utilizzata per tagliare i cavi ad una certa distanza in modo da evitare la folgorazione. Le indagini hanno permesso di individuare anche la presenza di un ricettatore barese, che attualmente è in stato di libertà. L’ordinanza degli arresti è stata emessa dalla Procura della Repubblica del tribunale di Matera, il sostituto procuratore è Defraia, il gip è Onorati. Le indagini hanno evidenziato l’affiatamento del gruppo, che spesso utilizzava lo stesso cellulare per le comunicazioni. Inoltre dalle indagini è emerso che le schede utilizzate erano intestate a cittadini rumeni ignari di quello che stava accadendo e questo ha complicato ovviamente il nostro lavoro. Gli arresti sono avvenuti con l’utilizzo di trenta unità mentre le indagini complessive sono state effettuate con dieci unità del nucleo investigativo del Comando provinciale dei Carabinieri di Matera. In un’altra operazione sempre riferita a furti di rame i Carabinieri di Gioia del Colle hanno arrestato in flagranza di reato altre cinque persone”.
Michele Capolupo
La fotogallery della conferenza stampa (foto www.SassiLive.it)