Le mezze giustificazioni dell’ex senatore Coviello, nonché consigliere delegato al petrolio per il Comune di Viggiano, su quanto è accaduto a Viggiano nel Pd per la mancata presentazione di una lista di partito, hanno avuto comunque l’effetto di scoperchiare la gestione fallimentare che è stata compiuta in tutti questi anni sulle royalties del petrolio a Viggiano, come in tutta la Val d’Agri.
E’ lo stesso inossidabile politico del Pd, senza pudore, a rivelare che lo scontro tra uomini e correnti del suo partito è solo ed esclusivamente su come mettere le mani sulle royalties. Peccato che in un atto di verità Coviello non la dica tutta e dimentica di citare l’ex Governatore De Filippo che invece porta la più grande responsabilità della scomparsa del suo partito a Viggiano. Come assolvere l’attuale sottosegretario alla Sanità dalla fuga verso Roma?
La questione è solo schematicamente ridotta tra sostenitori della gestione in loco delle royalties e sostenitori della gestione da parte della Regione come è facilmente controvertibile la tesi dell’amministratore viggianese al petrolio che Viggiano abbia guardato agli interessi di una comunità (Val d’Agri) e non a quella comunale. La storia della piscina olimpionica o se volete Palazzetto dello Sport da realizzare a Viggiano paese e non decentrare, per esempio, a Villa d’Agri, da sola, smentisce questa tesi, al pari del contributo assunzione per giovani disoccupati rigorosamente viggianesi.
Troppo semplice invece e persino puerile il tentativo di Coviello di scaricare l’assenza della lista ufficiale del Pd sui “socialisti” ed amici di Marcello Pittella, diventati i responsabili di ogni “trama eversiva”, proprio come accade con il bambino sorpreso nelle mani del vasetto della marmellata.
Noi del Csail-Indignati Lucani pensiamo che Viggiano si è finalmente liberata di una piramide di potere e che quanto è accaduto è l’epilogo naturale della fine del dominio politico-clientelare degli uomini forti del vecchio potere regionale basato sulle promesse che il petrolio da queste parti avrebbe portato lavoro, sviluppo, benessere.
Filippo Massaro, Csail-Indignati Lucani