Personale della Polizia di Stato di Matera ha denunciato in stato di libertà, per il reato di imbrattamento, l’autore delle scritte vergate nella notte del 28 settembre sui muri di alcuni stabili nelle vie del centro storico del Capoluogo.
Grazie ad una capillare attività di indagine ed alla collaborazione della società civile, si è risaliti all’identità del giovane, già noto alle forze dell’ordine.
L’uomo rischia una pena da tre mesi ad un anno di reclusione e di una multa che va dai 1.000 ai 300 euro per il risarcimento dei danni procurati poiché si risponde dell’aggravante del fatto commesso su immobili di interesse storico.
Sono in corso ulteriori accertamenti per l’identificazione di altri due soggetti, un uomo e una donna, che facevano parte del gruppo autore del deturpamento delle vie del centro cittadino.
La fotogallery con alcune delle scritte con cui sono stati imbratttati i muri del centro storico di Matera.
VOGLIAMO I NOMI!!!! SVEGLIA!1!!!
Ci vuole una pena esemplare!!
Complimenti alla Polizia che sta assicurando alla giustizia queste persone (i nomi non mi interessano, mi interessano i fatti). Ora, spetta alla Magistratura valutare e dare le opportune condanne. Leggo che la Magistratura sta cominciando a “stringere….” nei confronti di personaggi politici che stanno ancora in circolazione e tirano le fila da dietro le quinte. Spero che la Magistratura non cada nella “trappola” tesa da questi politici cioè, far cadere in PRESCRIZIONE i procedimenti legali per i quali sono stati accertati e denunciati dalle Forze dell’Ordine. E’ giusto punire coloro che hanno imbrattato le pareti del centro storico e non solo ma, è altrettanto giusto procedere nel per tempo a verificare ed eventualmente condannare quei politici che si sono macchiati del reato più meschino che esiste cioè: PRENDERSI I SOLDI DELLA POVERA GENTE DELLA BASILICATA, FALSIFICANDO RENDICONTI CON SCONTRINI ED INIZIATIVE DI BIVACCO ALLA FACCIA DEI FESSI CHE PAGANO LE TASSE E ASPETTANO ANCORA LE PROMESSE DI UN POSTO DI LAVORO.
nino silecchia
I nomi,vogliamo i nomi! Basta con questa storia della privacy! E poi, oltre alla reclusione e alla multa, chi commette questo tipo di reati dovrebbe lavorare gratis per un congruo periodo per lo stato, andando a pulire dove è necessario! Ripristiniamo i lavori forzati! Basta con la tolleranza!