Personale della Polizia di Stato ha soccorso un uomo di nazionalità marocchina nella sua abitazione, sita nell’hinterland pisticcese. Gli operatori del Commissariato di P.S. di Pisticci, giunti in prossimità dell’abitazione di un soggetto sottoposto agli arresti domiciliari per procedere ad un controllo, hanno udito le richieste di aiuto provenire proprio dalla casa dove si stavano recando.
Prontamente accorsi, rinvenivano il marocchino riverso per terra, evidentemente in preda a una crisi epilettica. Immediatamente hanno provveduto a praticare le manovre di primo soccorso e a richiedere l’intervento del 118.
Al momento dell’arrivo dei sanitari, grazie alle opportune manovre messe in atto dagli agenti l’uomo aveva ripreso a respirare quasi con regolarità. Trasportato al pronto soccorso di Policoro, è stato dichiarato non in pericolo di vita. Un ritardo dell’intervento di soli pochi secondi – ha affermato il medico di turno – avrebbe determinato conseguenze irreparabili per il paziente.
Altri due interventi, queste a seguito di segnalazioni pervenute al 113, sono stati effettuati dal personale del Commissariato di Pisticci, permettendo di sventare altrettanti tentativi di furto.
La prima richiesta è pervenuta nella notte da un’azienda ubicata in Ferrandina Scalo. Il tempestivo arrivo degli agenti della volante ha messo in fuga i ladri, che sono riusciti a dileguarsi nella campagna circostante favoriti dal buio. Effettuato un sopralluogo con i titolari dell’azienda, questi hanno constatato che nulla era stato asportato.
La seconda richiesta di intervento è pervenuta nelle ore serali dagli addetti alla vigilanza privata di un noto club nautico in Metaponto, che segnalavano la presenza di un’imbarcazione privata che a luci spente aveva raggiunto il porticciolo avvicinandosi a tre escavatori. Una volante si è portata prontamente sul posto insieme a personale, sempre dello stesso Commissariato, presente in zona per lo svolgimento di servizi anticrimine.
L’arrivo dei poliziotti ha disturbato i ladri che sono riusciti a fuggire sull’imbarcazione allontanandosi a gran velocità in mare aperto.
Dal sopralluogo immediatamente effettuato si è potuto constatare che nulla era stato asportato. Sul posto è stato rinvenuto e sequestrato un tubo in gomma lungo 12 metri che evidentemente i malviventi avevano intenzione di usare per aspirare il carburante dagli escavatori.
Sono in corso indagini su entrambi i casi volte all’individuazione dei responsabili dei reati perpetrati.
Mag 02